L’OPERAZIONE
In casa con un Boa e una serra di marijuana: denunciati
I carabinieri di Ponte Tresa hanno scoperto la coltivazione di stupefacenti e un rettilario con diversi serpenti. Nell’abitazione era presente anche una bambina

In casa avevano una serra domestica con tanto di termostati e sistemi di ventilazione per la coltivazione della marijuana e un rettilario con serpenti di varie dimensioni tra cui un Boa. Nella tarda serata di sabato 18 gennaio, i carabinieri della Stazione di Ponte Tresa hanno denunciato una coppia convivente di trentenni della provincia di Varese per coltivazione e detenzione illegale di sostanze stupefacenti, detenzione di specie tutelate dalla “Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione”, nonché, la donna, per favoreggiamento personale.
L’OPERAZIONE
L’articolata attività, svolta in cooperazione con i colleghi del Nucleo Forestale di Vergiate, era iniziata nella mattinata dello stesso sabato, nell’ambito del normale pattugliamento per il controllo del territorio della Compagnia Carabinieri di Luino quando i militari della Stazione di Ponte Tresa hanno fermato un’auto, condotta da un 34enne della provincia di Varese, dal cui interno proveniva un forte odore di hashish. A seguito di un più approfondito controllo e della perquisizione, l’uomo è stato trovato in possesso di circa 35 grammi della sostanza sospettata e per, tale ragione, sussistendo fondati motivi che ne avesse fatto uso poco prima di mettersi alla guida, è stato condotto all’ospedale di Luino, come previsto dall’articolo 187 del codice della strada, per gli accertamenti del caso che, laddove confermati nell’arco di 10-15 giorni, comporteranno la sospensione della patente di guida, con eventuale revoca per tre anni, oltre a una pesante sanzione pecuniaria. Col sospetto che ulteriore stupefacente potesse essere custodito presso l’abitazione, i militari hanno deciso di estendere le operazioni di ricerca anche al domicilio dell’uomo al termine degli accertamenti sanitari previsti. Con grande stupore, i militari si sono trovati di fronte a uno scenario davvero inconsueto; oltre al rinvenimento di ulteriore stupefacente, di cui la compagna dell’uomo ha tentato invano di disfarsi provando a gettarlo nel water, e strumenti per la sua assunzione, all’interno di una delle stanze è stato infatti trovato un complesso sistema che alimentava una serra domestica, contenente diverse piantine di marijuana, composta da tubi di ventilazione forzata, impianti di riscaldamento, termostati e filtri. Come se ciò non bastasse, a stupire i carabinieri, all’interno di un voluminoso rettilario, erano detenuti anche diversi serpenti di varie dimensioni tra cui un “Boa Constrictor Imperator” di circa un paio di metri, animale molto temuto per la capacità di uccidere anche grandi prede avvolgendole e soffocandole nelle proprie spire.
SEQUESTRI E DENUNCE
A quel punto è stato necessario l'intervento specialistico del comparto Forestale dell’Arma che, attraverso una propria pattuglia di turno in servizio Cites proveniente da Vergiate, ha riscontrato la violazione della normativa nazionale di settore. Tutto lo stupefacente rinvenuto è stato sottoposto a sequestro penale, repertato e assunto in carico per le successive determinazioni giudiziarie, mentre il rettile, anch’esso sequestrato, è stato temporaneamente affidato all’indagato, perché non maltrattato, nelle more di una definizione della successiva collocazione. La presenza in casa di una bambina è stata segnalata al Tribunale dei minori di Milano per le valutazioni di competenza circa la posizione della compatibilità genitoriali con quanto riscontrato. La coppia è stata denunciata a piede libero Procura della Repubblica di Varese.
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