LA MINACCIA
Invasione di cormorani sul lago
Individuati dagli esperti cinquecento nidi. Strage di pesci annunciata

Per Alessandra Gagliardi, ricercatrice dell’Università dell’Insubria, per Barbara Ravasio responsabile della Lipu e per il pescatore professionista Gianfranco Zanetti non è stato certo piacevole passare nelle adiacenze dei nidi dei cormorani lungo il canale della Brabbia.
Per loro difesa, questi uccelli acquatici rigurgitano il cibo e rilasciano il guano, ma la presenza inoffensiva dei tre esperti è stata necessaria per contare i loro nidi.
Quest’anno per la prima volta si sono presentate le condizioni ottimali per poterli numerare, essendosi alzato il livello dell’acqua del canale: così è stato possibile passare sotto le due file di platani che lo costeggiano e dove i cormorani hanno nidificato, a differenza degli anni precedenti quando la conta veniva effettuata a distanza, da punti di avvistamento in prossimità della colonia. Anche con una visibilità buona, grazie al cannocchiale, i numeri, si sapeva, erano sempre imprecisi.
Dunque, quest’anno sono 500 le coppie nidificanti con nidi attivi. In inverno il loro numero aumenta, quando giungono dal centro Europa gli svernanti e i nidi assumono la doppia funzione di posatoio notturno per i nuovi arrivati.
«I cormorani hanno una distanza di fuga non elevatissima. Raggiungono il corpo idrico più prossimo», spiega Alessandra Gagliardi. Quindi i laghi vicini, tra cui quello di Varese. «Sappiamo che il prelievo di pesce per nutrirsi è di circa 400 grammi al giorno», continua. E questo dato si evince dall’analisi della loro dieta, a seguito dell’abbattimento di un numero definito di cormorani, autorizzato dalla Provincia. La loro presenza costituisce un problema per la diminuzione dei pesci nel lago di Varese? «Sì - risponde - Si potrebbe dire che il lago di Varese ha già una comunità ittica molto squilibrata a causa della presenza massiccia di specie alloctone (ad esempio il siluro che, oltre a predare pesci, riesce a predare pulcini di specie di uccelli acquatici). Il cormorano, con presenze così numerose, contribuisce a prelevare ingenti quantitativi di pesci. Tuttavia, non è un predatore selettivo, ma preda sulla base della disponibilità».
«In sostanza abbiamo un lago vuoto di pesci - afferma Zanetti, presidente della Cooperativa pescatori del lago di Varese-. Ai mille adulti registrati vanno aggiunti anche i piccoli: in media due o tre per coppia. Quanto pesce viene prelevato al giorno? I conti sono presto fatti - conclude -. I cormorani rappresentano un danno per chi vive del lago. È necessario un intervento».
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