SUPERMERCATO
Cassano, caso Lidl: chiesta l’archiviazione
«Un quadro anomalo» ma il pubblico ministero non ritiene ci siano sufficienti elementi

Operazione Lidl, il pubblico ministero Nadia Calcaterra (ha chiesto l’archiviazione per il sindaco Nicola Poliseno, per l’ex sindaco di Gallarate Nicola Mucci e poi per Antonio Frascella, Gianluca Quartesan, Gianpiero Bianchi e Massimiliano Baggi. Dall’indagine sulla realizzazione del supermercato - per la quale era stato presentato un ricorso straordinario al presidente della Repubblica - non sono emersi sufficienti elementi per provare il passaggio di una tangente di 150 mila euro. Chiesta l’archiviazione anche per l’esercizio abusivo della professione e sostituzione di persona nei confronti di Bianchi, in merito alle tavole del progetto. «Le acquisizioni investigative», sostiene il pm «ancorché non abbiano permesso di chiarire gli aspetti di criticità emersi, non hanno comunque irrobustito il quadro indiziario originario emerso». Un quadro comunque anomalo: «In tal senso depongono la commistione di interessi privatistici e pubblici, il ruolo ancipite svolto da Frascella, la millantata capacità di condizionamento di costui rispetto agli attori politici, il ricorso a strumenti in deroga da parte della componente tecnica comunale, la stipula di paralleli e apparenti contratti di consulenza privi allo stato di valida giustificazione». Particolare attenzione, nella richiesta di archiviazione, è dedicata all’appropriazione indebita contestata al sindaco Poliseno: risultavano infatti movimentazioni bancarie sul conto del coordinamento cittadino di Forza Italia, non coerenti con gli scopi per cui era stato acceso. «Tuttavia si tratta di un delitto procedibile a querela, in relazione alla quale Angelo Palumbo - legale rappresentante del movimento politico - ha rinunciato a esercitare la facoltà, rendendo improcedibile l’azione penale». Ora la richiesta dovrà essere vagliata dal gip.
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