ECONOMIA
Incubo Superbonus
Imprese ferme, lavori bloccati e famiglie con debiti troppo alti

In provincia di Varese il caso limite è quello di una famiglia di anziani che, per ristrutturare la casa in vista del “Dopo di noi” e a favore del figlio disabile, si è esposta per 300.000 euro, usando i risparmi di una vita. Ora, dopo essere finiti nel gorgo del Superbonus, le imprese coinvolte hanno addirittura fatto causa e, oltre ai soldi, rischiano persino di vedere pignorata l’abitazione.
«Spero che non vadano avanti coi tribunali - racconta Riccardo Quarto da Cittiglio, responsabile della sezione lombarda dell’associazione Esodati del Superbonus - anche perché parrebbe che la soluzione sia vicina, attraverso Poste italiane. Ma, finché dalle parole non si passa ai fatti, decine e decine di famiglie, anche in provincia di Varese, stanno vivendo con una spada di Damocle sulla testa».
Non solo: per esempio c’è chi si è trovato con l’abitazione non completata. Senza gli infissi nella parte abitabile, le persone sono rintanate nel seminterrato, nelle cantine. Infine, non potevano mancare situazioni dove, oltre al danno, c’è pure la beffa: «Ci sono diversi condomini - racconta ancora il rappresentante degli esodati - con il ponteggio montato e i lavori fermi. Cosa succede? L’azienda che noleggia il ponteggio chiede loro di pagare il costo della struttura e il Comune rivendica il pagamento dell’occupazione di suolo pubblico».
Insomma, per alcuni il Superbonus si è trasformato in Supermalus, «Con persone che rischiano di impegnare pensioni e risparmi di famiglia. Nella sola Lombardia parliamo di 30-40 miliardi di euro».
Tutto questo ha colpito migliaia di cittadini che in questo momento si ritrovano sfrattati dalle loro case, costretti a farsi ospitare, a dormire in garage, ad andare in affitto, poiché le loro case sono sfasciate e le imprese non hanno più liquidità per continuare i lavori con tutti i crediti bloccati. I cittadini privati hanno esaurito i risparmi e non possono terminare i lavori, solo per avere seguito le opportunità offerte da una Legge dello Stato.
Il problema, come raccontano sempre dall’associazione Esodati del Superbonus, è che da oltre un anno il mercato della cessione del credito fiscale generato dai bonus edilizi è completamente bloccato e miliardi di euro sono incagliati. Le imprese hanno i cassetti fiscali pieni e i conti correnti vuoti, le famiglie sono sfollate, hanno le case sventrate con i cantieri bloccati e non hanno alcuna possibilità di poter pagare i lavori da ultimare.
Quindi arriva l’appello verso le istituzioni: «I recenti provvedimenti del Governo non hanno portato nessun cambiamento e continuiamo a essere bloccati. Hanno promesso una piattaforma per la cessione gestita da una società privata, ma fino a oggi non ci sono state più notizie. Pertanto, chiediamo che si arrivi allo sblocco dei crediti incagliati, salvando così milioni di famiglie, lavoratori e imprese».
© Riproduzione Riservata