L’ALLARME
«Mi manda il Comune». Falso
Finti incaricati a caccia di soldi dei pensionati: il sindaco avvisa i concittadini

Anche in questo periodo, dominato dall’emergenza Covid e dal congelamento di molte attività, in Valceresio, come ovunque, non si fermano i tentativi di truffa a danno soprattutto delle persone anziane. Per questo il sindaco di Induno Olona, Marco Cavallin, ha pubblicato un avviso in cui spiega che, in questi giorni, molti cittadini, specialmente pensionati, sono stati contattati da soggetti che si fanno passare per operatori di società di fornitura di gas o energia elettrica e che si presentano come incaricati del Comune. «Fanno presente il mancato pagamento di alcune bollette - sottolinea il sindaco - e forniscono diverse soluzioni per poter tornare in regola, per risparmiare o non prendere sanzioni, compreso il cambio del gestore».
Il Comune di Induno, però, non ha incaricato alcuna società o operatore per effettuare questa sorta di “recupero crediti”. «Chi venisse contattato telefonicamente da una persona che si spaccia per incaricato comunale - avvisa il primo cittadino - non deve fornire alcun dato. Anzi, è meglio che segnali l’accaduto immediatamente alla Stazione dei carabinieri di Arcisate o al comando della polizia locale. Alcuni truffatori potrebbero anche presentarsi di persona, suonando il campanello di casa».
Il sindaco indunese fornisce pure l’identikit dei possibili truffatori: possono essere sia uomini che donne, talvolta anche anziani. Se operano “in borghese”, generalmente vestono in maniera elegante, mentre se indossano finte divise, queste presentano contraffazioni facilmente riconoscibili. Spesso i malviventi esibiscono finti tesserini e utilizzano i guanti. «Di norma usano modi gentili ma decisi - prosegue ancora l’avviso alla cittadinanza - e tendono a essere fini parlatori, si mostrano colti ed esperti nei campi di loro interesse e sono capaci di disorientare la vittima con un fiume di parole».
È possibile che queste persone, che si sono ben informate preventivamente, mostrino di conoscere il nome e il cognome dell’anziano vittima del raggiro; inoltre possono dire di conoscere i figli, mariti, mogli o altri parenti. Possono entrare in azione da soli, oppure con uno o più complici. Bisogna fare attenzione anche a chi interviene per offrire aiuto alla vittima, dicendo magari di avere avuto anche lui lo stesso problema, perché potrebbe essere un complice.
Sempre in questi giorni, a Induno ma anche ad Arcisate, molti anziani sono stati contattati telefonicamente da uno sconosciuto che si spacciava per un nipote e raccontava di aver avuto un incidente o di essere in ospedale e di avere bisogno di soldi, di oro o anche di oggetti di valore presenti in casa. Un altro tentativo di truffa è rappresentato dai falsi messaggi della banca. Anche in questo tragico momento, c’è chi tenta di approfittare della situazione e la truffa corre, soprattutto, sul filo del telefono.
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