IL REFERENDUM
Strisce blu, pendolari divisi
Quattro su dieci si dichiarano disposti a pagare la sosta in stazione

Quattro pendolari su dieci, tra quelli che arrivano a Induno da fuori paese, sono disposti a pagare la sosta in stazione.
Sono stati resi noti i risultati dell’indagine effettuata nelle scorse settimane dall’Amministrazione comunale tra gli utenti della ferrovia Arcisate-Stabio, finalizzata alla regolamentazione della sosta nei parcheggi della stazione sulla linea internazionale in esercizio da oltre un anno.
Sono stati 107 gli utenti del treno che hanno compilato e recapitato in municipio il questionario. Si tratta di un numero significativo, considerato che sono un centinaio i parcheggi nel piazzale della stazione su via Pavia e nelle immediate vicinanze e che il sondaggio non era in forma anonima.
Si è riscontrato che il numero degli utenti del treno residenti a Induno Olona che hanno risposto al questionario è pari a quello dei viaggiatori provenienti da fuori paese. Precisamente, gli indunesi che hanno partecipato al sondaggio sono 52 e i residenti in altri Comuni 55.
Gli indunesi che si servono del treno - 40 dei quali con abbonamento mensile e 12 annuale - risiedono un po’ in tutto il paese, senza distinzione tra chi abita nelle strade più vicine alla stazione, come le vie Milano, Maroni o Croci nel rione Broglio e quelli provenienti da zone più lontane, ad esempio le vie Po, Alessi o Ca’ Zena nel rione Pezza, piuttosto che dalla via Ferrarin a San Cassano. In prevalenza raggiungono la stazione in auto, ma non pochi anche in bicicletta o a piedi.
Più significativo quanto si può ricavare dalle risposte al questionario dei viaggiatori che raggiungono la stazione di Induno da fuori paese.
Tra questi prevalgono nettamente i residenti a Varese: 36 quelli che hanno risposto al questionario, cui si possono aggiungere i quattro di Casciago. Ci sono poi viaggiatori provenienti da paesi non serviti dal treno, come quelli della Valganna.
I Comuni di provenienza delle persone che hanno risposto al questionario, oltre a quelli citati, sono Barasso, Bedero Valcuvia, Brenta, Brinzio, Cassano Magnago, Comerio, Cugliate Fabiasco, Cunardo, Marchirolo, Valganna e Viggiù.
Alla richiesta se siano disposti a pagare un canone per la sosta, 24 hanno risposto sì e 31 no.
Dice il sindaco Marco Cavallin: «Sulla base delle risposte al questionario si possono fare alcune importanti considerazioni. Si rileva che metà dei viaggiatori che salgono sul treno a Induno provengono da fuori paese, in larga prevalenza da Varese, e che tra loro oltre il 40% sarebbe disponibile a pagare un canone per la sosta».
Cavallin chiarisce le intenzioni dell’Amministrazione: «L’obiettivo è quello di arrivare ad avere parcheggi nei pressi della stazione che siano sufficienti per tutti i viaggiatori, in modo che non debbano utilizzare quelli sulle strade del rione, che saranno regolamentati con il disco orario. Non siamo lontani da questo risultato, considerato che nel piazzale ci stanno già un centinaio di auto e altre venti possono essere lasciate su via Crugnola».
«Con la realizzazione del parco - prosegue il sindaco - ricaveremo altri quindici posti auto in via Spagnoletto. Sono in corso trattative con la proprietà per utilizzare a tal fine anche l’area industriale dell’ex tessitura, che consentirebbe di avere una dotazione ampiamente sufficiente alle necessità».
«Se intendiamo chiedere ai non residenti il pagamento di un canone per la sosta - conclude Cavallin - non è certo per disincentivare l’utilizzo del treno, ma perché contribuiscano alle spese per la manutenzione delle aree circostanti la stazione, che vogliamo mantenere curate in quanto teniamo al decoro di questi spazi in centro paese, che saranno presto valorizzati dalla realizzazione del parco sulla copertura dei binari».
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