INCIVILTA’
Inquilini come Attila: un affitto da incubo
Su Rete4 la denuncia del responsabile Prociv De Tomasi

Un “Diario del Giorno” in salsa samaratese quello andato in onda lunedì pomeriggio su Rete 4 con l’intervista al responsabile genieri Prociv Iuri Walter De Tomasi. Nessun racconto di interventi di solidarietà ma la testimonianza diretta di un incubo, quello raccontato alla trasmissione condotta da Chiara Bagnalasta con la troupe a San Macario. O meglio nell’abitazione di via De Gasperi di proprietà di De Tomasi. Un’ora di intervista, immagini e videoriprese esemplificate dal titolo della trasmissione “Occupano casa e la lasciano distrutta” proprio per accendere i fari sul problema delle occupazioni abusive. Con De Tomasi contattato nella mattina di lunedì per raccontare la sua storia emersa pubblicamente qualche giorno fa con un post sui social di una abitazione letteralmente devastata.
Oggi dice candidamente: «È stata una esperienza scottante, la mia intenzione è di affittare ancora, ora cercherò di cautelarmi di più, purtroppo i proprietari e i cittadini non sono abbastanza tutelati».
RABBIA E SOLIDARIETA’
De Tomasi – conosciutissimo in città, anima del volontariato e dell’impegno sociale – non ha nascosto rabbia e dispiacere ma anche voglia – per quanto possibile – di provare a dimenticare e ripartire. Già in questi giorni – la notizia si è diffusa in città il 27 agosto – l’abitazione è stata in buona parte ripulita ma il lavoro da fare è ancora enorme. Dai samaratesi tantissima solidarietà e anche una certa incredulità per un episodio che non si pensava potesse accadere. Si parla di una casa di circa 200 metri quadrati comprese le pertinenze, affittata da anni. Con i problemi che partono nel 2020. «L’ho affittata con la classica formula di quattro anni più quattro rinnovabile a un ingegnere di origine siciliana e ho pensato che fosse la massima garanzia teorica». Invece dopo i primi due o tre mesi di pagamenti regolari tutto è drasticamente cambiato. «Non pagavano più, non rispondevano al telefono e al citofono e neppure alle richieste di solleciti».
DISTRUZIONE E RIPARTENZA
Tanti momenti duri e difficili nell’intervista a Diario del Giorno. Come quello di tempi lunghissimi – ben tre anni – per la procedura di sfratto con gli inquilini irreperibili e con l’ufficiale giudiziario che ha poi restituito casa. O meglio doveva essere una casa e invece era l’esatto opposto. E qui il racconto è doloroso: «Mi sono ritrovato uno schifo, i mobili erano rubati così come la lavatrice, il letto, il frigorifero e la caldaia». E ancora: «Le porte erano rotte e l’armadio distrutto, sanitari e servizi igienici erano sporchissimi». Ci sono una trentina di foto che provano lo scempio. Dimenticare è impossibile, ma De Tomasi è uomo forte che non si lascia intimidire. Con coraggio ha aperto le sue porte ai mass media nel narrare una storia di inciviltà, degrado forzato e abusivismo in Italia – purtroppo una delle tantissime - e con lo stesso coraggio – affiancato da chi gli vuole bene – vuole subito ripartire.
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