IL FATTO
Insulti contro Salvini, scritte su un muro privato
Il proprietario dell’abitazione di Besnate aveva fatto cancellare la frase, subito ricomparsa questa mattina

Il muro di cinta di una casa privata nel centro di Besnate, a poca distanza dalla piazza, è stato imbrattato, ben due volte: ieri mattina, giovedì 2 gennaio, la prima scritta è comparsa con una frase insultante nei confronti del ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Il proprietario dell’abitazione l’ha fatta cancellare. Ma è ricomparsa - poco variata nel contenuto - questa mattina.
LE REAZIONI POLITICHE
La reazione dell’opposizione besnatese non si è fatta attendere. «Un sentito ringraziamento al fenomeno che ha imbrattato una proprietà privata senza pensare che il proprietario dovrà spendere soldi per ripristinare il muro», ha scritto sulla sua pagina Facebook Monica Gabriella Mattiello, consigliere comunale di minoranza e capogruppo di Besnate Civica. «Ma un ringraziamento anche a chi avrebbe dovuto dissociarsi da un gesto tanto vile che, a prescindere dalle convinzioni politiche, va sempre e comunque condannato: avete dimostrato il vostro falso buonismo… il silenzio assoluto, come sempre quando conviene». La stoccata di Mattiello è nei confronti dell’Amministrazione comunale. «Non è priorità del sindaco (Giovanni Corbo, ndr) la sicurezza di Besnate», ha detto a La Prealpina il consigliere. «Che siano furti o atti vandalici come questo, che è deprecabile al di là del colore politico, abbiamo la percezione che l’Amministrazione non faccia nulla per contrastare la delinquenza». Pare che nelle vicinanze del muro imbrattato non ci siano telecamere, strumenti che potrebbero far capire che ha commesso il fatto e se l’autore è sempre lo stesso o si tratta di due mani diverse. «Condanniamo fermamente atti che denigrano l’attività politica», ha ribattuto il sindaco Corbo, sentito in giornata dal nostro giornale. «Cercheremo in tutti i modi con l’aiuto delle forze dell’ordine di individuare il responsabile di un gesto che va a ledere la reputazione di figure istituzionali».
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