L’EMERGENZA
Inveruno, mille persone senza medico
Sistema in crisi per un altro pensionamento. Supplisce l’ex guardia medica

- Mille assistiti sono rimasti senza medico di base per un periodo indefinito. Succede ad Inveruno che in questi giorni ha dovuto fare i conti, come tanti altri Comuni nell’Alto Milanese, in Lombardia, e pure nel resto d’Italia, con la nota carenza dei “dottori di famiglia”. Nel piccolo Comune è bastato un pensionamento per mandare in tilt il sistema, costringendo l’Azienda di tutela della salute ad attivare un servizio di continuità assistenziale.
IL PENSIONAMENTO
Il problema è che ora tanti utenti non solo non riescono a trovare un sostituto nel loro Comune, ma nemmeno lo possono trovare in quelli vicini, perché i medici sono tutti ai limiti massimi di assistiti. Tutto è avvenuto a causa della cessazione dell’attività della dottoressa Maria Grazia Balti, che aveva circa 1.400 pazienti.
«Il problema non è solo che è venuto a mancare un medico in servizio - spiega il sindaco Sara Bettinelli - ma anche che l’intero Crt, cioè l’ambito territoriale è full. L’ambito di cui facciamo parte con Arconate, Cuggiono, Bernate Ticino e Buscate non offre medici di base in grado di accogliere nuovi assistiti. Il problema per il cittadino inverunese, quindi, non è tanto quello che non è in grado di trovare un nuovo medico sul territorio del paese, quanto piuttosto che nell’atto della scelta o revoca del nuovo medico l’assistito non è in grado di trovarne nessuno, nemmeno nei Comuni vicini, perché nessuno è in grado di accertarli».
LA PEZZA
Per metterci una pezza, a partire dal giorno 3 giugno, l’Ats ha attivato il servizio di continuità assistenziale (l’ex Guardia Medica), nei locali messi a disposizione dall’amministrazione comunale in piazza Don Rino Villa (dietro alla palazzina Apai). Il servizio sarà attivo il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 20 alle 23. I documenti necessari per l’accesso alle prestazioni ambulatoriali sono: la carta regionale dei servizi; la documentazione sanitaria comprendente il proprio piano terapeutico ed eventuali esenzioni. Si può accedere senza prenotazione, ma il servizio è riservato solo agli ex pazienti della dottoressa Balti. Gli assistiti possono procedere con la scelta di un nuovo medico disponibile recandosi direttamente allo sportello di Asst di Cuggiono in via Rossetti, ma si tratta di una situazione di grande disagio.
Attualmente a Inveruno, che conta circa 8.600 abitanti, sono rimasti cinque medici di base. Con l’addio della Balti, che aveva 1.400 pazienti (con una buona fetta di essi che l’avevano seguita quando da Canegrate s’era trasferita nella vicina Inveruno) sono appunto un migliaio circa gli inverunesi rimasti senza medico di base.
L’AUSPICIO DEL SINDACO
«Come si è presentata la situazione ci siamo subito attivati con l’Ats per trovare una soluzione» ha continuato la prima cittadina: «Loro hanno fatto una ricognizione sul territorio. L’obiettivo è quello di individuare al più presto un nuovo medico che possa arrivare al più presto nel nostro comune e coprire questo buco».
I tempi, però, non sono noti e, per il momento, i malcapitati inverunesi dovranno accontentarsi del servizio di continuità assistenziale; la cosa potrebbe durare a lungo visto che i dottori di famiglia sono pochi in tutti i Comuni e che altri medici inverunesi potrebbero presto concedersi la meritata pensione, lasciando, però, nuove voragini nell’assistenza. Come se non bastasse tutto ciò capita pure in un periodo storico dove l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Covid 19 non è per nulla archiviata.
LEGGI ANCHE Varese, emergenza medici di base
© Riproduzione Riservata