ATS INSUBRIA
Varese, emergenza medici di base
Contagi in calo, resta il problema dei dottori di medicina generale: 522 in provincia ma in 80 ambiti sono pochi

C’è ottimismo in Ats Insubria: la pandemia sta frenando, i contagi sono in diminuzione sul territorio. La percentuale di tamponi positivi continua a diminuire (passando dal 16,4% rilevato dal 3 al 9 febbraio, al 13,7% rilevato dal 10 al 16 febbraio). La fascia con più casi si conferma quella tra 25 e 49 anni.
Per quanto riguarda la scuola: alunni in quarantena tra il 7 e il 14 febbraio sono stati 1.045, per un totale di 62 classi, dal nido alla secondaria di secondo grado. I positivi a scuola sono stati in totale, su tutta la provincia, 422.
Il problema da affrontare adesso è quello della carenza di medici di base. La sfida è migliorare la copertura assistenziale, cosa che potrebbe rivedere la revisione completa degli ambiti. In provincia di Varese, ad esempio, ci sono 522 medici di medicina generale, ma 80 ambiti sono «carenti», ovvero avrebbero bisogno di inserire forze nuove per sostituire i medici che stanno per andare in pensione o che hanno troppi assistiti (oltre il massimale di 1.500, raggiungendo in alcuni casi 1.800 o 2.000).
Va precisato che non ci sono cittadini sprovvisti di medico di base nel territorio di Ats. Ma, con medici e sindacati, l’azienda ha avviato una ricerca finalizzata a trovare le soluzioni migliori per i cittadini, tendendo al rapporto ottimale di un medico ogni 1300 assistiti. Sono inoltre previste attività di formazione rivolte ai medici, con l’obiettivo di facilitare l’ingresso in questa professione che, come ha spiegato Giuseppe Catanoso, direttore sanitario di Ats Insubria, è rimasta penalizzata dalla scarsità di borse di studio e dalla difficoltà di accedere alla scuola di specializzazione, cosa che ha portato in molti casi i medici a scegliere altre specialità.
La carenza di medici di base era stata evidenziata anche nel Vco.
A.M.
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