L’OPERAZIONE
La coca viaggiava tra gli ananas
Droga da Santo Domingo a Busto Arsizio e poi alla Sardegna: clan in manette

Aveva un canale di spaccio in Sardegna il gruppo di trafficanti di cocaina arrestati dai poliziotti del Commissariato di Busto Arsizio, capitanati dal primo dirigente Franco Novati e coordinati dalla Procura distrettuale antimafia di Milano, perché accusati di associazione criminale finalizzata al traffico transnazionale e alla distribuzione di droga.
A quanto emerso dalle indagini, il referente sardo della rete era Lussorio Manca, 52 anni di Borore (Nuoro).
Attraverso società e imprese dall’apparenza immacolata, Manca sarebbe riuscito a fornire copertura all’acquisto di partite di cocaina attraverso falsi ordini di merce e di organizzarne il trasporto via mare, nascondendola su mezzi industriali o container.
I contatti tra la parte lombarda dell’organizzazione e Manca, l’avrebbe invece gestito Marco Airoldi, 53 anni di Samarate, ritenuto dagli inquirenti un insospettabile “procacciatore d’affari” dello spaccio.
Gli accorgimenti utilizzati dai narcotrafficanti erano un misto tra fantasia e tecnologia: la cocaina viaggiava, nascosta in cesti di ananas provenienti da Santo Domingo, ma erano usati sofisticati software per i cellulari e prestanome con auto modificate.
In più blitz i poliziotti hanno sequestrato al clan 45 kg di droga.
A quanto emerso la banda chiamava le partite di droga "pali", "puntini", "metri cavi" durante ogni conversazione. I loro cellulari, per non essere intercettati, erano dotati di software in grado di criptare il segnale e cancellare da remoto gli sms. Le auto usate per spostare la droga erano intestate a terze persone e con appositi scomparti per nascondere la droga. Il tutto... inutilmente.
Già nel luglio del 2006, infatti, i poliziotti del Commissariato di Busto Arsizio avevano arrestato un trentenne di Busto Arsizio con mezzo kg di cocaina, appena ritirata a Milano dalle mani uno dei gestori dell’organizzazione.
A settembre un ignaro commerciante di frutta tropicale aveva scoperto 2 kg di coca tra gli ananas appena scaricati nel suo magazzino di Padova. Si trattava della rimanente parte di un carico da sette quintali sfuggiti agli addetti dello scarico merci dell’aeroporto di Malpensa, complici dei pusher.
A novembre sono finiti in manette un ventiseienne di Lazzate (Monza) e un uomo di 59 anni di Magnago, mentre nel parcheggio di un centro commerciale di Saronno si stavano passando 2 kg di polvere bianca, su indicazione di due trafficanti.
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