LA DECISIONE
La famiglia di volpi resterà a Busto Arsizio
La polizia venatoria: spostare mamma e cuccioli sarebbe rischioso

Non saranno spostate le volpi che hanno preso dimora a pochi metri da viale Borri, la trafficata arteria che collega Busto con Castellanza e Legnano: «La polizia ittico-venatoria ci ha spiegato che gli animali hanno trovato lì il loro habitat naturale» riferisce Sara Vega, presidente dell’associazione Casaringhio Aps, che si era interessata del caso insieme ad Andrea Mainini, vicecomandante dell’Istituto di vigilanza “La Patria”. Proprio la guardia giurata, nel corso delle sue perlustrazioni notturne, si era accorta della presenza di una famiglia di volpi – un’adulta e almeno quattro cuccioli - a pochi metri da viale Borri, all’altezza del civico 67. Una “dimora” piuttosto pericolosa, visto il passaggio ininterrotto di veicoli (anche a forte velocità) su quel viale. Impressione rafforzata dal ritrovamento, da parte di Mainini, del cadavere di uno dei cuccioli, investito poco prima dell’intersezione tra viale Borri e via Gozzano.
Dopo quell’episodio, la guardia giurata e la presidente di Casaringhio hanno lanciato su queste colonne un appello a salvare le volpi dal rischio di essere investite.
Il fatto nuovo della vicenda è l’intervento del settore Polizia ittico-venatoria della Provincia di Varese, i cui agenti sono accorsi in viale Borri: «Abbiamo effettuato un sopralluogo congiunto – commenta Sara Vega – da cui è emerso che le volpi hanno trovato in quel punto il loro habitat naturale». Gli animali hanno scelto l’area per creare la loro tana, perché poco accessibile alle persone. Di conseguenza non verranno spostate. «Catturarle con la gabbia sarebbe un trauma – aggiunge Mainini -, e spostandole ci sarebbe il rischio che facciano chilometri di strada per tornare nella loro tana». In definitiva - contrariamente a quella che può essere una prima, istintiva sensazione - è opportuno che le volpi rimangano lì dove sono attualmente.
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