LA STORIA
Gennaio ‘44: Edda Ciano a Ligurno
Edda Ciano, in fuga verso la Svizzera coi diari del marito, fu aiutata da due fratelli sacerdoti

Edda Ciano, la figlia del Duce, deve la sua salvezza a due religiosi di Cantello, dove si rifugiò nell’ultimo giorno in Italia prima di fuggire in Svizzera, braccata dai tedeschi.
Tutto avvenne proprio nei primi giorni di gennaio del freddo 1944. Edda aveva sposato Galeazzo Ciano, diventato ministro degli esteri, ma il 25 luglio del 1943 tutto cambiò.
Il marito era uno degli uomini che, con altri esponenti del Gran Consiglio del Fascismo, consegnò di fatto il Duce al Re e provocò la fine del regime. Con l’8 settembre 1943 e l’arrivo dei tedeschi in Italia, Ciano finì arrestato e rinchiuso nel carcere degli Scalzi di Verona con l’accusa di alto tradimento.
Al processo di fine 1943 Ciano e altri imputati vennero condannati a morte. Edda fece di tutto per salvare Galeazzo, compreso il tentativo di ricattare i tedeschi con i diari del marito, ma poi capì che non c’era più nulla da fare.
Già l’8 gennaio la donna, sotto falso nome, si presentò a Cantello, registrata come Santos Emilia. I tedeschi la braccavano per arrestarla. Lei arrivò in compagnia del conte Emilio Pucci, il futuro e celebre stilista di moda.
A Cantello all’albergo “La Madonnina”, a poche centinaia di metri dal confine, Edda dormì una notte, portando i famosi diari del marito che i nazisti stavano cercando.
L’idea era di cedere i manoscritti agli inglesi, attraverso i canali diplomatici, per salvargli la vita. Qui entrarono in gioco due religiosi del posto, don Angelo Griffanti e il fratello don Ambrogio, parroco di Ligurno, frazione di Cantello. I due vennero contattati da Pucci per varcare il confine. I religiosi usarono degli stratagemmi.
Don Angelo portò Pucci in parrocchia e lo travestì da frate, mentre Edda fu nascosta, sotto il fieno, in un carro agricolo guidato da un contadino. I due, attraverso strade di campagna, varcarono il confine.
A Stabio Edda si presentò prima con il falso nome, poi confessò di essere la figlia del Duce e svenne. Fu ospitata dalle suore domenicane a Neggio, mentre Ciano fu fucilato l’11 gennaio.
Dopo quattro mesi dalla fine della guerra, Edda rientrò in Italia e finì al confino a Lipari. Andò peggio per don Angelo. I tedeschi lo arrestarono con Angelo Broggi, titolare dell’hotel. I due furono portati a San Vittore e anche torturati. Il religioso riuscì a uscire dal carcere solo grazie all’intervento del cardinale Schuster. Don Angelo non si riprese più. Morì nel 1950 in seguito alle conseguenze delle percosse inflitte dai nazisti. Sarebbe cambiata la Storia se a Cantello tra l’8 e 9 gennaio Edda fosse riuscita a fornire i diari agli inglesi?
Forse si sarebbe salvato solo Ciano, la cui pena sarebbe stata commutata in carcere. Ma non lo sapremo mai.
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