IL PREMIO LETTERARIO
Le gentilezza dei giovani del “Chiara”
Venti i finalisti: «Qualità alta». Parla il presidente della giuria

“Pochi” (rispetto al passato), ma “buoni” (per qualità di scrittura e di contenuti). Il Premio Chiara Giovani 2019 mette in luce la doppia faccia della medaglia: da un lato un numero di partecipanti - poco più di cento - leggermente inferiore allo standard consueto («pensavamo che la traccia scelta dalla giuria fosse più attrattiva», ammette Bambi Lazzati, coordinatrice della manifestazione), dall’altro un livello qualitativo tra i migliori degli ultimi anni.
Tutto sommato, aver scremato il gruppo sin dall’inizio non è stata una cattiva scelta. Se n’è avuta prova ieri pomeriggio, domenica 6 ottobre, alla Libreria Feltrinelli durante l’incontro con alcuni dei finalisti (nati fra 1994 e 2004) e con tre componenti la giuria tecnica: il presidente Giuseppe Battarino e i giornalisti Mattia Bertoldi ed Andrea Giacometti (è intervenuta anche l’assessore alle Politiche giovanili Francescea Strazzi).
«I partecipanti hanno mostrato di saper immaginare molti diversi contesti in cui il potere della gentilezza si manifesta», afferma Battarino riferendosi proprio al titolo dell’edizione 2019, “Il potere della gentilezza”.
Venti racconti, pubblicati al solito nel simpatico volumetto edito dall’Associazione Amici di Piero Chiara, «notturni o solari, storici o calati nella contemporaneità, intimistici o sociali, ma una costante è la percezione che la scelta di compiere gesti di apertura, disponibilità, generosità rappresenta l’annuncio di un nuovo mondo possibile, intravisto anche nelle condizioni più difficili».
E scusate se è poco. «Queste pagine raccontano anche la possibilità di passare dai marosi della prevaricazione ad acque tranquille di pace», conclude con evidente soddisfazione il presidente.
Da segnalare, inoltre, che la metà dei venti finalisti proviene da fuori provincia o fuori regione, un paio anche dal Canton Ticino. Segno che anche il “Chiara Giovani” s’è ormai consolidato oltre i confini in cui è nato ormai 27 anni fa, sebbene la strutturazione attuale risalga al ‘98.
La parola passa ora ai 150 lettori della giuria popolare, italiani e ticinesi. La premiazione è fissata al pomeriggio di domenica 27 ottobre nella Sala Napoleonica di Villa Ponti insieme alle altre sezioni del Premio Chiara.
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