LA SORPRESA
La carezza del regista al piccolo cinema di Grantola
Milani, regista de “La vita va così”, invia una lettera al Mignon, dove a Natale verrà proiettato il suo film: «Grazie»
«Caro Cinema Mignon di Grantola e Cari Spettatori del Cinema Mignon di Grantola, accompagnarvi dal 25 dicembre con La Vita va così è un grande onore e immenso piacere».
Quando Alberto Cerutti, proprietario, con la madre Lina, di questa sala aperta nel 1976, ha cominciato a leggere la lettera non riusciva a crederci. «Davvero – si è chiesto – Riccardo Milani, regista affermato, autore di questo film visto da più di un milione di italiani, si è preso la briga di scrivere a noi?» Ebbene sì, il testo è autentico e autografo.
Prosegue così: «Spero di farvi passare due ore belle e di farvi emozionare. Fare cinema è il mio modo di parlare alle persone e dire che le cose che penso del nostro Paese e del nostro tempo. E di cercare il confronto su temi spesso complessi che ci riguardano tutti».
«Un invito a recuperare coraggio»
Che non si tratti di un semplice biglietto di auguri lo dimostra un altro passaggio.
«Di certo – spiega Milani – sono tentativi di rimettere insieme i pezzi di un Paese sempre in conflitto, dove le persone sono messe l’una contro l’altra e dove il bene comune e il senso stesso del termine Comunità sono un po’ svaniti. Questo film è un invito a recuperare il coraggio di non abituarsi a tutto».
Il riferimento è alla trama che, tratta da una storia vera, racconta la resistenza di un pastore che rifiuta le megaofferte di un’impresa milanese intenzionata a comprare la sua terra per costruire un resort di lusso sulla spiaggia di Capo Malfatano, in Sardegna.
Più importante salvaguardare la natura o creare di nuovi posti di lavoro? Questa la domanda posta dalla commedia interpretata da Giuseppe Ignazio Loi che figura padre di Virginia Raffaele con parte dei “cattivi” assegnata ad Aldo Baglio e a Diego Abatantuono e Geppi Cucciari personaggio misterioso.
«La vita va così – spiega Cerutti – è uscito il 23 ottobre e ha avuto grande successo. Quando mi sono trovato a scegliere il film di Natale, ho pensato che potesse avere senso proporre un titolo che si differenziasse dagli altri. Ho sempre avuto a cuore il cinema italiano, nel 2013 abbiamo programmato per tutta l’estate La grande bellezza e fino a poche ore fa proponevamo Le città di pianura. Conosco e ammiro come lavora Milani e spero che, chi ha perso questo film, venga a vederlo e che qualcuno dei tanti che l’hanno apprezzato, venga a rivederlo».
Chi sarà in sala, conoscerà il testo integrale dello scritto del regista.
«Non so ancora se lo metterò in bacheca, di sicuro lo leggerò prima di ogni spettacolo».
«Che bello il pianoforte sotto lo schermo»
Perché Milani abbia preso carta e penna, è lo stesso regista a chiarirlo.
«Un amico, un coscritto varesino mi ha segnalato la scelta di questa sala di puntare per le feste su La vita va così svelandomi la particolarità di questo cinema con ancora il pianoforte in un piccolo paese. La vostra è una zona che mi è cara anche perché ha dato i natali a Dario Fo e a Gigi Riva, figure importanti nella mia vita. All’inizio ho pensato a un videomessaggio, poi ho ritenuto più giusto scrivere».
Il proprietario Alberto Cerutti:
«Il film ha già avuto grande successo e lo faccio rivedere per differenziarmi dall‘offerta di questi giorni»
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