IL FATTO
La lite nel bar e lo sparo: avventore ferito alla gamba
Un carabiniere fuori servizio aiuta la Polizia ad ammanettare l’uomo che ha esploso accidentalmente il colpo in un locale del centro di Varese

Scoppia una lite al bar, uno degli avventori estrae una pistola e durante la zuffa parte un colpo che ferisce a una gamba un cittadino marocchino, che peraltro non c’entrava nulla con la discussione. Poi i tre contendenti se ne vanno, ma qualche ora dopo l’auto di colui che ha sparato accidentalmente viene rintracciata e l’uomo viene arrestato dalla polizia di Stato – grazie anche alla collaborazione di un carabiniere fuori servizio – per porto illegale di arma. Fortunatamente il ferito se l’è cavata con una lesione non grave.
LA DISCUSSIONE NEL LOCALE
È successo tutto tra la notte e la mattinata di giovedì 8 maggio in centro a Varese. Erano circa le due di notte quando in un locale a ridosso del centro storico, non lontano dal carcere, tre clienti hanno iniziato a discutere animatamente per motivi ancora da chiarire. Il clima si è fatto sempre più caldo e uno di loro, di origini calabresi, ha estratto una pistola. Uno dei “rivali” avrebbe cercato di strappargliela e nella colluttazione è partito lo sparo che ha “bucato” una gamba dell’extracomunitario. I tre contendenti sono scappati, due a piedi e uno in auto, mentre il marocchino si è presentato da solo in Questura.
LE RICERCHE E L’ARRESTO
I poliziotti, dopo aver allertato il 118 per soccorrere il ferito, hanno subito avviato le indagini, raccogliendo le testimonianze delle persone che hanno visto l’uomo impugnare la pistola e poi fuggire su una Bmw. Partono immediatamente le ricerche e in mattinata l’auto viene notata, a Casbeno, da un militare libero dal servizio, che avvisa gli inquirenti della Questura. Dell’arma non c’è traccia, ma per l’uomo scattano comunque le manette per il possesso di quella pistola che tanti l’hanno visto impugnare. Per le lesioni sarà invece denunciato a piede libero. L’uomo, difeso dall’avvocato Corrado Viazzo, sarà interrogato oggi, sabato 10, in carcere dal giudice per le indagini preliminari Marcello Buffa.
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