LE OPINIONI
La Nokia risorge: dopo il vintage arriva Nvidia
Dopo i primati con i modelli 3310 e T9, il futuro si chiama rete 6G. Accordo da un miliardo di dollari con la società di microchip
«Che telefono hai?» non è una domanda che hanno inventato le ultime generazioni, già ce la facevamo noi cinqunta/sessantenni trant’anni fa, quando il telefonino iniziò a essere un prodotto davvero popolare. Seguiva l’etichetta da appiccicare al possessore: chi rispondeva «Ho il Nokia» guadagnava subito punti. Già, perchè il Nokia – e specificamente il suo modello 3310 – era il massimo per l’epoca: antenna progettata nel telefono stesso a costo di un segnale leggermente più debole, messaggi lunghi tre volte la dimensione di un testo standard SMS, fu venduto 126 milioni di volte ad altrettanti clienti irresistibilmente attratti dalla novità dell’epoca. Così, a chi chiedeva quale fosse la migliore marca di telefonini del mondo, la risposta “Nokia” era scontata e solo chi in alternativa possedeva un Motorola non veniva schifato: Siemens e Samsung quei giudizi dell’epoca se li ricordano ancora bene.
Ma stiamo alla Nokia, azienda che deve il suo nome al paese della Finlandia in cui nacque nel 1865 e poi, cambiando mille volte pelle, che è stata capace di superare le peggiori tempeste. Come quella, appunto, successiva all’inizio della parabola discendente, iniziata nel 2001 con il primo telefono con lettore MP3 lanciato da Siemens, e proseguita l’anno dopo col primo schermo a colori (Samsung), nel 2004 con il primo modello “sottile” (il Razr V3 Motorola), nel 2005 con il primo modello Internet Wi-Fi (Blackberry 7270), nel 2007 con il “minitelefonino” Lg Shine di dieci centimetri di lunghezza. Il colpo del ko finale, naturalmente, arrivò nel 2008 con il primo iPhone. Addio primato del mercato, tenuto grazie al modello “Nokia T9”. Il resto è storia recente, con Nokia che non riesce a reagire, viene acquistata nel 2013 da Microsoft e si getta su due nuovi obiettivi da perseguire con i due rami aziendali: Nokia Technologies, che si occupa di ricerca e sviluppo, e Nokia Networks, che rappresenta il “core business” dell’azienda e si occupa di software e servizi per infrastrutture di rete.
E oggi, che fine ha fatto Nokia? Dopo qualche anno in cui “telefonicamente” ha fatto parlare nuovamente di sé proponendo agli appassionati i suoi modelli vintage, giusto mercoledì scorso – 29 ottobre – è arrivata la notizia: la società statunitense di microchip Nvidia investirà un miliardo di dollari in Nokia e le due aziende collaboreranno per lo sviluppo della tecnologia cellulare 6G. Il futuro della telefonia, insomma, passerà nuovamente dalla Scandinavia.
© Riproduzione Riservata


