IL FATTO
La rete è rotta, i cani si sbranano
Un meticcio attaccato da un pitbull e da un dogo argentino ha rischiato la vita a Castellanza. L’appello per la manutenzione delle aree dedicate
Un meticcio viene aggredito da altri due cani che rischiano di sbranarlo e feriscono anche le due persone che tentano di separarli. L’inquietante episodio, che avrebbe potuto provocare conseguenze ben più gravi, è accaduto al Parco dei Platani di Castellanza, richiamando l’attenzione sulle carenze dell’area cani, dove andrebbe rifatta la recinzione: è proprio da un varco nella rete che sono fuggiti i cani che hanno assalito il malcapitato meticcio.
L’AGGRESSIONE
È successo alle 19.30, quando era buio: la padrona del meticcio ha parcheggiato nella strada laterale del parco, la via Per Rescalda, e non ha fatto in tempo a uscire dall’auto che il cane è stato subito aggredito da un pitbull e da un dogo argentino sbucati dalla recinzione. Il meticcio è stato azzannato prima alla testa e a un orecchio, poi a una zampa. A quel punto il padrone degli altri cani si è precipitato sul posto gridando e tentando di separarli con la proprietaria del meticcio preso di mira. Sono riusciti nell’impresa ma si sono feriti entrambi alle mani e sono stati medicati al pronto soccorso. Il cane aggredito, fortunatamente, è ancora vivo ma è stato sottoposto a lunghe cure veterinarie: gli sono stati praticati molti punti di sutura. Pare che la proprietaria, pur essendo sotto choc per l’accaduto, non abbia sporto denuncia. «Se la rete non fosse rotta, non sarebbe successo – commenta Katia Gagliardi, che da tempo si batte per la riqualificazione dell’area cani –. Sono un’assidua frequentatrice della struttura e so bene in quali condizioni si trova: la fontanella è rotta, manca l’illuminazione, da una vita un cancelletto d’ingresso è aperto perché il palo cui era agganciato è stato abbattuto. La rete perimetrale non è a norma e rotta in più punti: non stupisce che i cani, a furia di morsi, l’abbiano spaccata, tanto più che non ben fissata a terra lungo tutto il perimetro. Basta scavare e i cani escono». In agosto la castellanzese ha contattato l’Associazione Progetto Pachito di Varese, un cui esponente è venuto a Castellanza per visionare tutte le aree cani: «È rimasto scandalizzato dalle loro condizioni – riferisce – e ha segnalato tutto al Comune».
SERVONO INVESTIMENTI
L’appello è di fare maggiori investimenti nelle aree cani cittadine, che non mancano in una città dove sono tante le famiglie che hanno un quattrozampe. Ci vorrebbe però anche più rispetto e prudenza da parte dei padroni, che se hanno animali aggressivi dovrebbero usare sempre museruola, collare e guinzaglio.
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