LASTEK
Claudio Colombo Ceo del Gruppo Lastek presenta il sistema laser ibrido Lastek 5.0

CI PARLI DELLA STORIA E DEL SUCCESSO ULTRADECENNALE DI LASTEK
Lastek Spa dal 1967 ad oggi ha sempre perseguito la stessa mission; creare, fornire e continuare a sviluppare una gamma completa di materiali d'apporto, soluzioni ed impianti per la saldatura a disposizione dell’industria per ogni genere di intervento di produzione, manutenzione e prevenzione.
Flessibilità produttiva, profonda conoscenza dei prodotti ed un’assistenza costante di oltre 50 addetti sono a disposizione dei nostri clienti per risolvere ogni problema di saldatura e manutenzione nel modo più rapido, economico e vantaggioso” risponde Claudio Colombo, Ceo del gruppo Lastek.
COSA PENSA DELL’INDUSTRIA 4.0 E 5.0?
“Negli ultimi anni, la produzione industriale si è evoluta molto più velocemente che in passato grazie all’avvento dell’ Industria 4.0, che ha creato una sintesi tra digitalizzazione e automazione avanzata dei processi produttivi.
Ma la nuova vera rivoluzione industriale è l’Industria 5.0, che introduce ulteriori elementi di innovazione e cambiamento”.
SI RIFERISCE ALL’AVVENTO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE ?
“L’Industria 5.0 si concentra sull’integrazione e la collaborazione tra esseri umani e macchine, senza che le seconde prevarichino i primi anzi rendendo centrale e strategico l’aspetto umano di controllo nella produzione industriale.
Questo nuovo approccio mira a combinare le capacità delle tecnologie con le competenze e l’intuizione degli operatori, favorendo una sinergia tra l’automazione e la creatività umana.
Ritengo quindi che nel nostro settore il rischio che l’IA possa divenire dominante sia remoto”.
SONO PRONTI I MANAGER DI OGGI A QUESTI CAMBIAMENTI?
“Il Manager 5.0 che dovrà essere bravo nel selezionare Partner, valutare opportunità, sviluppare idee progettuali. Dovrà avere un business model chiaro, in grado di facilitare efficacemente l’introduzione e lo sviluppo di nuove metodologie atte a favorire il cambiamento culturale in tutte le Business Unit e superare la scontata obiezione del “si è sempre fatto così”.
Per fare il nostro esempio, il focus di Lastek spa sul quale non abbiamo mai derogato è la creazione di prodotti facili da usare che garantiscano il massimo dell’affidabilità e del risultato a prescindere che siano elettrodi, fili, impianti per saldare o accessori.
Oggi tutto questo da solo non è più sufficiente. E’ determinante essere flessibili, pronti al cambiamento in modo da rispondere alle nuove esigenze del mercato cercando di ottimizzare le risorse e le tecnologie a disposizione.
Incredibile come la principale barriera sia ancora la ridotta abilità nel fare networking, saper creare le giuste relazioni per accedere a risorse umane preparate, condividere esperienze ed investimenti, trovando i partner chiave per ottimizzare lo sviluppo del proprio prodotto e l’accesso al mercato”.
E LEI SI SENTE PRONTO A QUESTO CAMBIAMENTO ?
“Io credo fortemente sul fatto che le relazioni sono e continueranno ad essere la variabile strategica intangibile maggiormente importante nel successo delle aziende. E’ per questo che per il nostro nuovo ed ambizioso progetto LASTEK 5.0, che consiste nella creazione di un sistema ibrido per la saldatura manuale/ collaborativa in ambiente protetto e versatile, ho coinvolto i migliori partner sul mercato da affiancare ad un marchio come quello di Lastek sinonimo da sempre di qualità.
Players di primissimo livello nel panorama internazionale dell’industria come Fanuci, azienda leader indiscussa nel settore della saldatura e pulizia laser con la quale abbiamo siglato un contratto di esclusiva per la distribuzione del marchio in Italia, Svizzera, Marocco e Malta, Doosan Robotics con la gamma di Robot Collaborativi più all'avanguardia e diversificata al mondo, distribuita in Italia da Homberger spa con 115 anni di storia ed esperienza nel fornire soluzioni innovative all’industriae Bai Automazione, dal 1979 impegnata nel settore dell’automazione e della personalizzazione dei processi produttivi nei più svariati settori industriali”.
COME VEDE IL FUTURO DI QUESTO PROGETTO?
“La qualità di un’idea o di un prodotto si misura dalla sua capacità di rispondere a bisogni.Vendere un prodotto che non serve non soddisfa alcuna esigenza del mercato.
Oggi un chiaro need del nostro settore è la carenza di saldatori, di sicurezza e di qualità costante nel tempo oltre ad una maggior attenzione alla salute degli operatori ed all’ambiente.
Il primo passo quindi va fatto verso una saldatura più green attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica delle attrezzature utilizzate. Un’azione dalla duplice valenza: diminuzione delle emissioni e incremento della produttività di ciascun processo.
L’abbassamento delle emissioni avviene attraverso l’utilizzo di nuovi prodotti consumabili (ad esempio gli elettrodi), tecnologicamente avanzati e meno soggetti al rilascio di fumi e polveri e qui Lastek ha fatto grandi passi per la salvaguardia della salute degli operatori.
Il resto lo fanno i componenti elettronici, i sistemi di saldatura che oggi sono radicalmente cambiati arrivando all’utilizzo delle tecnologie laser e le fonti di energia rinnovabili. Su tutti i nostri immobili in Italia ed all’estero abbiamo installato impianti fotovoltaici.
Il lavoro del saldatore è gravoso, debilitante e rischioso ed è per questo che ha poco appeal sulle nuove leve e si fatica a trovare e formare nuovi operatori.
L’ idea è di far collaborare umano e macchina per rendere più facile e sicuro il lavoro del saldatore che con nuovi strumenti come i cobot e qualche semplice nozione di meccatronica potrà dedicarsi alle fasi più delicate ed importanti della preparazione delle produzioni lasciando alla macchina il compito più gravoso di eseguire tutti i cicli di saldatura. Nasce quindi una figura professionale nuova, se vogliamo anche più vicina all’attitudine delle nuove generazioni che hanno grande dimestichezza con la tecnologia e la programmazione.
L’obbiezione potrebbe essere; ma i robot esistono già.
Vero ma una postazione versatile dove un uomo ed il suo assistente meccanico possano operare contemporaneamente in massima sinergia e sicurezza no.
Ecco perché siamo fortemente convinti che il progetto LASTEK 5.0 IBRIDO sia vincente e risponda chiaramente ai bisogni dell’industria del futuro”.
https://www.youtube.com/watch?v=dbM7dSb20k4&feature=youtu.be
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