IL CORDOGLIO
«Era forte e solare»: il dolore di Besozzo per Lary
L’allenatrice della squadra di pallavolo ricorda la quindicenne trovata priva di vita in Sicilia

Un abbraccio di quelli prolungati, che fanno assaporare una gioia incontenibile, apre un video che riprende Larimar Annaloro, la ragazza quindicenne trovata morta a Piazza Armerina martedì 5 novembre, accolta dalle compagne di pallavolo del Volley Academy Besozzo quando nel giugno scorso era ritornata nel paese dove era sempre vissuta. Era stata una toccata e fuga la sua. Per questo bisognava fissarla in tutti quei momenti felici: lei che mangia il gelato, lei che gioca, lei che non si sottrae a un incontro. È un documento prezioso, testimonianza di una ventata di vita che stride con quello che sarebbe successo.
PAESE INCREDULO
A Besozzo il paese è incredulo di fronte a quello che è successo: la solarità era la caratteristica di Lary, come veniva chiamata, una forza della natura che generava positività. Era giunta come un fulmine a ciel sereno la notizia, un anno fa, che sarebbe andata ad abitare in Sicilia con il papà e la mamma domenicana perché il nonno necessitava di cure. Lo disse una settimana prima e fu grande dispiacere per le compagne e per l’allenatrice Lorella Tonolli. La squadra perdeva un pezzo da novanta, ma l’ambiente perdeva soprattutto lei, la persona.
“ERA ENERGIA ALLO STATO PURO”
Ci conoscevamo da tre anni -ricorda Tonolli - da quando venne all’open day. Nacque un rapporto stretto tenuto costantemente vivo dai successi di Lary, vissuti nei diversi campionati. Era energia allo stato puro, allegria. Quando raggiunse la Sicilia, siamo sempre rimasti in contatto e ci raccontava del luogo bello dove viveva. La bellezza era consona al suo essere».
L’IDEA INACCETTABILE
È difficile accettare l’idea di un suicidio soprattutto per una ragazza che a Besozzo aveva tante amiche. E Lorella Tonolli ora è sempre accanto a loro per aiutarle a superare questo momento. «Ci sentivamo spesso - riprende l’allenatrice - L’ultima volta è stato il 28 ottobre: «Lary, come va?. La risposta è stata sempre festosa». «Lary era uno spettacolo sotto tanti punti di vista – spiega Stefania che l’ha ben conosciuta – Era determinata a non fermarsi di fronte a una sconfitta. Era capace, motivata».
IL PASSATO SCOLASTICO
Aveva frequentato la scuola primaria “Pascoli” a Besozzo Inferiore, la secondaria “Adamoli” e si era iscritta all’Istituto superiore “Stein”». Pochi mesi, poi il trasferimento in Sicilia. «Se riguardo il giudizio globale che come consiglio di classe avevamo assegnato a Larimar -spiega l’insegnante Antonietta - emerge la positività: attiva, rispettosa, interagiva e dava soddisfazione. Ricordo che non partecipò alla gita di fine anno, ma non aveva fatto emergere dispiacere. Aveva spiegato che era una scelta perché avrebbe dovuto fare altri viaggi».
Sabato scorso quel momento corale in ricordo di lei, organizzato dalla squadra di pallavolo, attorno al faro con tutti i ragazzi, le autorità in veste personale, ha avuto il sapore di un saluto profondamente sentito. In contemporanea si sarebbero dovute svolgere le esequie di Larimar, ma prima necessita l’autopsia e sono state rimandate. Il silenzio ha caratterizzato il momento, quel silenzio che sa di dolore profondo, inesprimibile con le parole. Solo la voce dei ragazzi a leggere versi di madre Teresa di Calcutta. Poi il cielo pieno di palloncini: «Ciao, Lary!».
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