IL CASO
La vacanza diventa un incubo
Pensionato cade alle Canarie sul vialetto del resort appena lavato e resta “bloccato”. Niente risarcimento, via all’azione legale
La vacanza in paradiso, in un resort delle Isole Canarie, a Fuerteventura, è diventata un incubo, a causa di un vialetto lavato troppo tardi nella mattinata e senza alcuna indicazione di pericolo.
È successo a un anziano varesino che la scorsa primavera sul vialetto di quel resort è caduto, si è fatto male, tanto che ancora oggi ha difficoltà a camminare, e ha passato quella settimana, che doveva essere di assoluto relax, su una sedia a rotelle e quasi sempre in camera.
Vacanza rovinata? L’uomo, che ha 87 anni, ha pensato che questa definizione dell’accaduto fosse assolutamente centrata, e di conseguenza, tramite l’organizzatrice del viaggio, Annamaria Rovera, anche lei ospite della struttura turistica, ha chiesto al tour operator Settemari il rimborso di quanto speso per quel soggiorno sfortunato (poco più di 800 euro). Ma la risposta è stata «no», dato che il tour operator ha preso per buone le giustificazioni dell’albergo - rispetto all’evidenza delle operazioni di pulizia e al fatto che il vialetto non fosse poi così scivoloso - e quindi ha deciso di non effettuare alcun rimborso, sostenendo di non avere responsabilità nell’accaduto. Da qui la decisione del varesino di avviare un’azione legale con l’assistenza dell’avvocato Fabio Brusa.
La vacanza a Fuerteventura si è svolta dal 28 maggio al 4 giugno di quest’anno. Ma il pensionato si è potuto godere quell’angolo delle Canarie più o meno per un giorno solo, dato che alle 10 del mattino del 30 maggio, mentre percorreva un viale del resort appena lavato, è caduto all’indietro, picchiando violentemente a terra la testa, la schiena e la caviglia destra.
Sulla gestione dell’emergenza in loco l’uomo non ha nulla da dire: grazie all’intervento del personale dell’albergo e dell’accompagnatrice, e grazie all’assicurazione, è stato immediatamente soccorso, trasportato in ambulanza in una clinica del posto e curato, con un’altra visita in seguito, e poi, il giorno della partenza, è potuto andare in aeroporto in taxi e non a bordo di un pullman.
Il problema è però che la vacanza da quel momento non è più stata tale: il pensionato ha dovuto trascorrere gran parte del tempo in camera, prendendo antidolorifici, e avendo difficoltà a camminare non si è certo goduto Fuerteventura. Senza contare il fatto che ancora oggi patisce le conseguenze di quella caduta.
«Il cliente dice che sul vialetto non c’era alcuna indicazione di pericolo - spiega Annamaria Rovera - e comunque è assurdo lavare il pavimento, in una struttura turistica, alle dieci del mattino e non molto prima. L’albergo è assicurato? È quello che ci chiediamo visto che il Tour Operator ha preso subito per buone le sue giustificazioni dell’accaduto. Ma in ogni caso c’è una sentenza della Cassazione che è assolutamente chiara: il tour operator che vende un pacchetto turistico deve risarcire il cliente anche per guai provocati da soggetti terzi, com’è appunto il resort, dei quali si avvale per l’organizzazione del viaggio, ferma restando naturalmente la possibilità di rivalersi su quei soggetti terzi».
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