IL GIORNO DEL DOLORE
L’addio e la maglietta degli amici: «Sura vive per sempre»
Folla in oratorio a Binago per i funerali di Alessandro Surace, il 20enne morto in un incidente stradale al confine con Venegono Superiore

Tanti palloncini bianchi e verdi. E poi ancora il verde – il colore che Alessandro aveva scelto come preferito insieme alla fidanzata – per i fumogeni accesi dagli amici nel cortile dell’oratorio.
Così questo pomeriggio, lunedì 25 novembre, Binago ha dato l’addio ad Alessandro Surace, il giovane di 20 anni morto mercoledì della scorsa settimana quando la sua auto si è scontrata con un camion lungo la strada che unisce Binago a Venegono Superiore.
Tantissimi i ragazzi alla cerimonia funebre, organizzata in oratorio per essere vicino al campo da calcio che Alessandro amava tanto. Gli amici di sempre hanno indossato una maglietta bianca con la scritta “Sura vive per sempre”.
Sulla bara, la maglia blu con la quale il giovane aveva giocato tante partite. Il parroco, don Paolo Zucchetti, si è rivolto a mamma Elena e papà Andrea chiedendo loro di continuare ad amare: «Abbiamo bisogno della vostra testimonianza» le parole durante l’omelia.
E proprio mamma Elena, alla fine della funzione, si è avvicinata agli amici del figlio e li abbracciati. «Grazie», ha detto loro. «Spero che tutti abbiano amici come lo siete stati voi per Alessandro».
La morte del giovane, mercoledì, aveva lasciato sgomento in due comunità. Quella di Binago, dove il ragazzo abitava con la famiglia, e quella di Venegono Superiore.
L’incidente nel quale Surace ha perso la vita è avvenuto a poche centinaia di metri dal confine tra i due paesi. Secondo le prime ricostruzioni, l’utilitaria a bordo della quale il ragazzo viaggiava stava procedendo diretta verso Venegono. Subito dopo una leggera curva, l’impatto con il camion di un’azienda di ponteggi che proveniva nel senso opposto.
La cabina del mezzo pesante si è reclinata in avanti e l’auto è finita dall’altra parte dell’automezzo, verso gli alberi.
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