SUL PALCO
Kessisoglu porta in scena l’adolescenza
Lo spettacolo al teatro di Varese: «Chi si taglia esprime un disagio, andiamo a riprenderlo»
L’adolescenza sul palco a Varese con lo spettacolo C’è da Ridere. Con le sue tempeste, il suo senso di vuoto, le sue vertigini e soprattutto le sue risate. Anticipata dalla maternità con le simpatiche gag di Alice Mangione, dai misteri della femminilità con il duo Panpers, l’adolescenza è andata in scena al teatro di Varese con tutte le sue contraddizioni. «Quando ero figlio contavano solo i genitori, ora contano sono i figli» ha detto il comico Paolo Kessisoglu, ideatore dello spettacolo, che è il primo tour teatrale italiano dedicato interamente alla salute mentale.
EMOZIONI E RISATE
Tante emozioni in sala, ma soprattutto protagonista è stata la risata. Perché ridere è il modo più immediato per mettersi in sintonia, la premessa per dialogare e per ascoltare, che è forse la chiave per decifrare l’adolescenza. Kessisoglu ha messo a confronto la musica dei ragazzi di oggi con quella dei loro genitori. Da Shiva con scene di sesso e macchinoni a Gianni Togni, che guardava il mondo da un oblò. Se le differenze sono tante, c’è un tema che è sempre un’esigenza, un punto dove far convergere tutto, quello dell’amore. «Forse quando i giovani si tagliano ci stanno esprimendo un disagio, stanno dicendo di andarli a prendere – ha detto Kessisoglu - perché non sanno dov’è l’uscita andiamo a riprenderceli».
SCOPO BENEFICO
“C’è da Ridere” è promosso dall’associazione non profit C’è Da Fare (cedafare.org), fondata dallo stesso Kessisoglu insieme a Silvia Rocchi, per integrare il sistema sanitario nazionale con iniziative di sostegno psicologico e neuropsichiatrico rivolte ai giovani. Tantissimi gli artisti che si sono esibiti: Serena Bongiovanni e Max Angioni, i cantautori Willie Peyote e Iamollie. Durante la serata è intervenuto anche Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta, che ha instaurato un dialogo con il pubblico per confrontarsi sul tema attualissimo della salute mentale. Il ricavato dello spettacolo – condotto da Marco Maccarini - che ha già animato i teatri italiani di Roma, Milano, Genova e Novara, viene devoluto a sostegno dell’associazione, per riuscire ad aiutare sempre più adolescenti - e le loro famiglie - che stanno attraversando un momento di difficoltà.
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