LA BANDA
Ladri acrobati: cinque colpi nel Varesotto
Malviventi in trasferta a Gallarate e Busto. Arrestati a Milano: 17 i furti compiuti

«Li prendiamo cinque, sei chili di fumo?», dice uno. «Sì dai prendili…», replica l’altro. «Ma dai, stavo scherzando…». Grazie alle intercettazioni della Squadra Mobile di Milano, veniamo a sapere che, nonostante fossero nel pieno di un furto in un appartamento di corso Sempione a Gallarate («una casa da miliardari», l’avevano definita prima di entrare), i due ladri-acrobati di una banda di quattro albanesi con base operativa in Brianza - da sabato 2 dicembre tutti in carcere tra San Vittore e Monza -, non rinunciavano a prendersi in giro via radio ricetrasmittente.
COLPO GROSSO IN VIA SEMPIONE
Erano di buon umore anche perché quella sera del 25 ottobre scorso il colpo andò particolarmente bene. È vero, una vicina vide due sagome nero-vestite e con il cappuccio calato arrampicarsi sulla facciata dello stabile attraverso una gronda, ma i due ladri, dopo aver scardinato la portafinestra della camera matrimoniale e divelto una grata, riuscirono comunque a razziare a tempo di record un bel bottino a base di oro, preziosi e monili vari.
Andò un po’ meno bene poco dopo in via Agnelli 27. Pensavano non ci fosse nessuno; in realtà, «c’era un vecchio che leggeva un libro in camera da letto». Risultato: si accontentarono di portare via 170 euro in contanti.
DICIASSETTE FURTI
Fermo della pm milanese Milda Milli alla mano, dei 17 furti messi a segno nell’ottobre scorso alla banda di albanesi, cinque sono stati commessi a Gallarate, due a Busto e uno a Cardano al Campo. Tutto nel giro di una settimana, tra i 21 e il 28 ottobre. Il modus operandi della cricca? Una meticolosa selezione delle case da derubare; mansioni ben chiare per ciascun componente; cellulari spenti nelle zone di “lavoro”; e, come plus, la tecnica di calarsi dai tetti per razziare le abitazioni.
Alla loro prima comparsa a Gallarate, verso sera del 21 ottobre in via Ferraris, si introdussero nella casa il cui proprietario si era assentato per poche ore dopo aver infranto il vetro della finestra della cucina, accaparrandosi un bottino di 25mila euro in preziosi.
Nell’ora successiva, il copione fu replicato in via Aosta 3 e in una casa di via Diaz a Busto. Il 28 gennaio ritornarono a Gallarate in via Passo Gottardo. Danneggiarono la porta finestra prima di portare via portafogli e gioielli: «E se non fosse scattato l’allarme avremmo fatto bingo», si rammaricarono - intercettati - i quattro pluripregiudicati (uno dei quali in affidamento in prova), età dai 30 ai 41 anni. La stessa sera fecero incetta di denaro in una palazzina di viale Venezia a Busto e si concessero anche un rapido passaggio a Cardano prima di far ritorno alla base. La festa sarebbe durata poco.
Seguendo un’Audi che gli avevano “girato” altri pregiudicati loro connazionali, in seguito arrestati, e a cui loro applicavano targhe clonate, la Squadra Mobile ha documentato passo per passo tutti i loro blitz.
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