TAGLIO DEL NASTRO
Lainate, A8 da record con la quinta corsia
La Milano-Laghi prima in Italia grazie al tratto di 4,5 chilometri da Milano Nord all’interconnessione con l’A9. Inaugurazione con il ministro Salvini e il governatore lombardo Fontana

Autostrada da record. L’inaugurazione della quinta corsia (taglio del nastro simbolico con una scritta comparsa sul tabellone autostradale) rende l’A8 Milano-Varese prima in Italia ad avere un tratto così ampio. L’opera è stata battezzata ieri, lunedì 25 settembre, davanti alle autorità tra cui il ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini ed il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. Ad avere cinque corsie, per la prima volta in Italia, saranno i 4,5 chilometri compresi tra la barriera di Milano nord e l’interconnessione con l’autostrada A9 Lainate-Como-Chiasso. Tutto avviene in occasione del centenario dell’autostrada, realizzata nel 1923.
QUATTRO ANNI DI LAVORI
I lavori sono cominciati quattro anni fa, con interventi che, oltre alla nuova corsia, prevedevano anche i nuovi svincoli di Arese e Lainate e l’area di servizio Villoresi, con un occhio di riguardo anche alla qualità dell’aria e alla sostenibilità. L’operazione ha avuto un costo pari a 147 milioni di euro. L’inaugurazione si è svolta in un tendone allestito nei pressi dell’area di cantiere, davanti alla stampa. Oltre a Salvini e Fontana, sono intervenuti il presidente e l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, rispettivamente Elisabetta Oliveri e Roberto Tomasi; tra gli ospiti c’era anche l’assessore milanese Gaia Romani, in sostituzione di Beppe Sala.
L’INTERVENTO DI SALVINI
Il mattatore, naturalmente, è stato il ministro leghista: «Il mio merito qui è pari a zero – ha esordito ironicamente –. Sono qui ad inaugurare e fare il taglio del nastro a una struttura fatta da altri. Eppure anche noi stiamo lavorando per realizzare tante altre opere pubbliche in modo da consentire ad altri, che arriveranno dopo, di fare loro volta i tagli dei nastri». Salvini ha parlato delle grandi opere del milanese, ricordando anche il Mind di Rho o i lavori per le Olimpiadi. «Siamo qui per unire il paese – ha continuato –. Anzi è la politica che deve unire: dobbiamo smetterla di essere ostaggio dei “signori del no”, che bloccano le opere pubbliche importanti per l’Italia. Voglio ora tanti “sì”». A fare rumore è stata un’importante assenza all’inaugurazione, quella del sindaco padrone di casa, ovvero il primo cittadino lainatese Andrea Tagliaferro. La polemica non è stata affrontata direttamente durante la presentazione dell’opera ma Salvini ha toccato parzialmente l’argomento: «Credo che sia fondamentale ascoltare gli enti locali – ha spiegato il ministro -. I sindaci vanno almeno sentiti, anche se poi non è detto che le opere non si facciano. Parleremo anche con il sindaco di Lainate che non è qui».
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