L'INDAGINE
Lap dance
I carabinieri d'Arona sequestrano pub a Comignago e a Mornago. Una dei titolari:

Una quarantenne russa residente a
Mornago, una donna di 54 anni, originaria di Somma Lombardo ma residente a
Pombia e un trentunenne, figlio di quest'ultima e marito della prima, anch'egli di Mornago: i tre sono soci nella gestione
di due locali notturni, il Monella Pub di Comignago, da circa cinque anni, e il Bulldog Pub di Mornago, da oltre dieci anni, e ora finiti sotto sequestro.
A chiudere i due conosciutissimi e assai frequentati pub sono stati i
carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Arona, coordinati dalla Procura della Repubblica di Novara. Il motivo?
Sospetti fondati che in almeno uno dei due locali, quello aronese, si esercitasse la prostituzione e in modo affatto casuale.
Ipotesi questa non condivisa da una dei tre titolari della gestione: "I nostri due locali - spiega la donna di 54 anni - sono pub a ingresso libero, con la divagazione della lap dance, ballata a rotazione da una ventina di artiste regolarmente retribuite. Poi ci sono i privé e sfido chiunque a tenere sott'occhio ogni singolo movimento dietro tende comunque non oscuranti. Di certo c'è che adesso dovremmo restare chiusi a tempo indeterminato e che questo provvedimento, oltre che a livello personale, rischia di affossare anche la nostra attività commerciale, che in tanti anni, al massimo era sin qui incappata in una mera contestazione sull'esposizione delle licenze".
Stando però agli inquirenti, i tre soci
utilizzavano almeno uno dei pub, quello di Comignago, quali luoghi "in cui far prostituire numerose giovani donne dell'Est Europa e italiane".
Queste - spiegano gli investigatori - "erano solite ricevere i
clienti nei privé dedicati dei locali".
I tre presunti sfruttatori sono così stati sottoposti
all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, mentre le due attività commerciali sono state sottoposte
a sequestro e dunque chiuse fino a diversa disposizione del magistrato competente. I capi d'imputazione ipotizzati a carico dei tre indagati riguardano reati che vanno
dall'associazione per delinquere finalizzata alla gestione dei locali e allo
sfruttamento della prostituzione.
© Riproduzione Riservata