VIABILITA’
Nuova maxirotonda, benefici e problemi da risolvere
Nella rotonda il traffico gira, caos nelle vie attorno. Segnaletica da potenziare

Gira alla perfezione il traffico sulla rotatoria, è paralizzato o quasi nelle strade attorno. A fine giornata, in sintesi è questo il bilancio della rivoluzione tanto attesa della viabilità in ingresso e in uscita da Varese.
Le novità sono parecchie e a dispetto di rendering e spiegazioni, solo l’abitudine, oltre alla segnaletica e al cantiere ancora da terminare, potranno certificare se la rivoluzione ha portato gli effetti sperati. L’obiettivo di quasi tre anni di lavoro e sofferenze era di eliminare il traffico in uscita dall’autostrada. A poche ore dall’apertura, avvenuta ieri pomeriggio, mercoledì 14 febbraio, del nuovo largo Flaiano, il risultato è stato di certo raggiunto perché sull’anello d’asfalto il traffico gira bene (per ora). Un po’ meno sul vecchio ponte che è diventato parte della maxirotatoria: una delle due “corsie” dello storico largo Flaiano è stata infatti chiusa: così dice la normativa.
Semilune convogliatraffico
Dove ora vi sono teli arancioni e lavori ancora in corso, sorgeranno due semilune spartitraffico con del verde e le auto saranno naturalmente convogliate nella rotatoria. Rotatoria che è in senso antiorario se ci si pone alle spalle di via Tamagno e del distributore di benzina. In sintesi: se si arriva dall’autostrada non si esce più al semaforo della bretella, semaforo che non c’è più, ma si gira a destra sulla rotatoria e da qui si va o verso il centro o verso viale Borri.
Sono cambiati i sensi di marcia in via Lazio e in via Gradisca. Imboccando via Gradisca si esce dalla rotatoria, mentre chi arriva da Giubiano imbocca via Lazio e spunta su largo Flaiano. Raccontato così sembra complicato ma basta fare un paio di giri con l’auto per capire.
Auto contromano
Certo la segnaletica è da terminare. E non è questione da poco. Ieri pomeriggio poco dopo l’apertura della rotatoria un’auto uscita da via Lazio ha imboccato in contromano - svoltando a sinistra - l’ultimo tratto di viale Borri che appunto è a senso unico in direzione di largo Flaiano. Solo l’intervento di una agente della Polizia locale ha scongiurato il peggio. Deserta, completamente, via Gradisca, tutto il traffico verso la rotatoria è stato convogliato in via Lazio, strada (forse) troppo piccola per sopportare tanti mezzi. Per chi invece proviene dal centro, poco è cambiato anche se per ora sono stati soppressi i semafori di via Sant’Imerio (e di via Magenta), sorta di prova generale, anche se il progetto originario ne prevede il funzionamento a regime solo nelle ore di punta. Alle 18 di ieri, 30 minuti di coda da via degli Alpini (dietro la Motta e dietro piazza Repubblica), fino all’incrocio Sant’Imerio-Magenta.
«Bisogna abituarsi»
«È un anello rotatorio monodirezionale come da indicazioni ministeriali, bisogna però abituarsi alla nuova viabilità e realizzeremo le banchine, per ora provvisorie, anche in base alla verifica dei flussi e dei movimenti dei bus e dei mezzi pesanti - dice il comandante della Polizia locale Claudio Vegetti, all’opera con i commissari capo Fabio Conti e Luca Baroffio e con tutto il personale in uno sforzo enorme -. A livello progettuale rimangono ancora i semafori di via Sant’Imerio e di via Magenta». Al momento però la decisione è stata di spegnerli e di “convogliare” il traffico, con una segnaletica provvisoria apposita, nella rotatoria. Inevitabili i disagi, ma una prova va fatta, in vista di ulteriori “ritocchi” alla viabilità cittadina.
Tre pagine di approfondimenti sulla Prealpina in edicola oggi, giovedì 15 febbraio
© Riproduzione Riservata