TENSIONI IN AULA
«L’autismo? Una piaga»: polemica ad Arona
Scivolone in Consiglio comunale dell’assessore al Welfare Grassani commentando l’aumento delle spese

«L’autismo? Sta diventando veramente una piaga». È bufera sulla frase dell’assessore al Welfare di Arona Marina Grassani che, nell’elencare i maggior investimenti del settore in Consiglio comunale, commentando l’aumento delle spese ha definito l’autismo «una piaga in crescita». Immediata l’alzata di scudi dei consiglieri di Impronta Civica del Pd: «Sono in aumento i casi – ha dichiarato Gianluca Ubertini – perché le diagnosi al giorno d’oggi sono più precise. È un problema per le famiglie, non una piaga come dice Grassani. Uno scivolone del vicesindaco, assessore provinciale e con delega al Welfare ad Arona».
L’ACCESSO AGLI ATTI DA LIMITARE
La sala del Consiglio comunale era gremita con la presenza anche dei carabinieri. L’atmosfera tra le opposte fazione alla vigilia era surriscaldata. “Colpa” di un punto presentato dalla maggioranza che intendeva modificare il regolamento per l’accesso agli atti dei consiglieri. Un regolamento che ora prevede l’immediata esibizione degli atti se disponibili da parte degli uffici o in 15 giorni se si necessita reperirli. Il sindaco Alberto Gusmeroli ha attaccato da subito i consiglieri di minoranza: «Vagano negli uffici comunali chiedendo senza appuntamento informazioni ai dipendenti distogliendoli dal loro lavoro. Hanno fatto 15 accessi di atti da giugno a oggi. Noi chiediamo che debbano attendere 30 giorni, come tutti i cittadini per avere delle risposte». Frasi che hanno fatto imbufalire la minoranza: «Si tratta di un regolamento fatto nel 2008 dall’allora sindaco Antonio Catapano che tutelava le minoranze, nel segno della trasparenza. Diamo fastidio non agli uffici, ma a voi, eravate abituati troppo bene. Noi siamo consiglieri che lavoriamo, è un insulto. Avete perso il senno». Ne è nata una lunga discussione dai toni accesi: dal pubblico si è levato un grido isolato di «fascisti» rivolto alla giunta con Gusmeroli che ha poi proposto questi termini: 48 ore invece di immediatamente, 15 giorni per gli atti semplici, 30 per quelli più complessi. Proposta alla fine votata dalla sola maggioranza con la minoranza che si è astenuta: «Avevamo presentato un emendamento che non è stato accolto. Se 15 richieste in cinque mesi sono troppe vedremo di incalzarli maggiormente. Chiederemo subito l’elenco delle direttive di giunta secretate».
SOLDI PER LO SPORT, MA NEL PALASPORT PIOVE DENTRO
In Consiglio variazione di bilancio per una tensostruttura sportiva con spogliatoi da oltre un milione di euro, un nuovo campo sportivo in erba artificiale da 70.000 euro, altre opere allo stadio da 50.000. 253.000 per il rifacimento della facciata del museo, 97.000 per la piazza del sapere, mentre un privato realizzerà nuovi bagni pubblici sul lungolago. Polemiche poi le per infiltrazioni d’acqua al palasport. Roberta Tredici (Pd): «Quando gioca l’Arona Basket se piove come nello scorso weekend ci sono i secchi nel parquet e a ogni sosta del gioco due omini asciugano il campo. Una vergogna». Il sindaco Alberto Gusmeroli ha replicato: «Abbiamo individuato il problema, il tetto non è da cambiare, lo risolveremo presto».
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