ARTE
Restauro degli affreschi di Maria
Il Comune stanzia i fondi per i tre dipinti a cielo aperto di Lavena. Sono del 1600

Il Varesotto continua l’opera di valorizzazione e recupero dei suoi tesori pittorici. Si trovano tutti e tre a Lavena, in vie interne che scendono al lago. Sono testimonianze storiche, artistiche e religiose di pregio. Ma deteriorate dal tempo.
Per questo il Comune di Lavena Ponte Tresa, guidato dal sindaco Massimo Mastromarino, ha deciso di intervenire. La scorsa settimana, la delibera con cui la giunta ha stanziato i fondi.
Verranno restaurati tre affreschi, originari del tardo XVII secolo e poi ridipinti, che compaiono, rispettivamente, nelle vie Iori, Roncoroni e Zanzi. Sono opere devozionali alla Vergine e s’inseriscono nel percorso Mariano che parte proprio da lì, da Lavena.
Si tratta di un affresco (via Iori) raffigurante “l’adorazione del Bambino Gesù”, di un dipinto devozionale, in tabernascolo incastonato nel muro, in via Roncoroni e di un’edicola votiva alla Madonna col dipinto della Vergine e via San Giorgio. In quest’ultima, il Comune à già intervenuto posizionando un vetro protettivo. La somma stanziata è di 10.000 euro.
Il progetto è stato illustrato in giunta dall’assessore alla Cultura, Valentina Boniotto. Si è reso necessario un accordo con i privati, dato che le opere in via Iori e via Roncoroni si trovano appunto sopra i portoni di accesso a proprietà private. Sono previsti, spiega l’assessore, uno studio sulle tipologie di restauro e quindi l’affidamento dei lavori a figure professionali specializzate. L’obiettivo è di completare l’intervento entro la fine dell’anno.
Il sindaco Mastromarino spiega inoltre che quest’anno la manifestazione del Ponte Magico, dedicata sempre alla valorizzazione della zona, ha come tema l’identità locale, del territorio, e quindi il recupero dei tre affreschi s’inserisce alla perfezione in questa ottica. Sì perché le testimonianze devozionali caratterizzano Lavena. «Senza dimenticare - come viene specificato nella delibera della giunta - che in Lombardia si concentra la più alta percentuale di santuari mariani rispetto a tutte le altre regioni d’Italia». A Lavena Ponte Tresa batte ancora forte il sentimento del culto mariano per ragioni lontane, storiche, che riportano proprio all’epoca degli originari affreschi: il tardo 1600. Rappresentavano una sorta di identità cattolica da “comunicare” ai popoli protestanti che arrivano, d’oltre frontiera, lì in riva al Ceresio.
Per lo stanziamento da 10.000 euro, il Comune ha attinto le risorse dagli oneri di urbanizzazione. E dunque, la giunta ha dato mandato al responsabile del settore gestione del territorio di avviare le procedure per la valutazione sulle modalità di restauro e il conferimento dell’incarico. Si parte subito. Ci vorrà del tempo, come precisato dell’assessore, ma i dipinti a cielo aperto torneranno a splendere.
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