L’OPERA
Laveno, le auto entrano nel tunnel
Addio passaggio a livello. La Provincia ha indetto la gara per il sottopasso. Il cantiere assegnato entro fine anno

Dopo anni di attesa, ritardi e aumenti dei costi, si compie un primo, decisivo passo ufficiale verso la chiusura del passaggio a livello sulla strada provinciale 394 dir, all’ingresso del paese da Cittiglio, e la costruzione del sottopasso che collegherà via Varese con il centro di Laveno.
Con una determinazione dell’Area Tecnica datata 10 agosto, infatti, la Provincia ha indetto la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori delle “Opere sostitutive dei passaggi a livello” sulla linea Oleggio-Pino. Opere collegate ad AlpTransit, linea ferroviaria su cui possono viaggiare fino a novanta treni merci al giorno, e che comporteranno l’abbassamento definitivo delle sbarre non solo a Laveno, ma anche a Ispra, Taino e Sangiano. Opere del valore totale di 36 milioni di euro.
L’intervento lavenese è il primo dei quattro a venire attuato, con un investimento di quasi dieci milioni (9.910.000, per la precisione) stanziati da Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) e Regione Lombardia. Fondi che serviranno per la costruzione del tunnel che passerà sotto i binari.
Chi arriva da Varese, una volta superato il cimitero lavenese verrà dirottato su una nuova strada a sinistra, percorrerà la galleria di 24 metri e poi sboccherà in via dei Ceretti, dove sarà realizzata una nuova rotonda, all’altezza dell’altro passaggio a livello, quello delle Nord, anch’esso destinato a venire chiuso in futuro - ma su questa ipotesi, a dire il vero, l’amministrazione comunale del sindaco Luca Santagostino non è d’accordo. Proprio in via Ceretti si trova il palazzo espropriato da Villa Recalcati e che, dopo essere stato chiuso a causa degli accessi abusivi, sarà demolito per far spazio alla nuova opera.
In base al cronoprogramma iniziale, l’approvazione del progetto esecutivo, composto dalla bellezza di 102 elaborati, era prevista entro la fine del 2020. In realtà, complici i tempi lunghi della burocrazia e l’adeguamento del prezzario regionale delle opere pubbliche (ritoccato anche per far fronte ai maggiori costi per i protocolli anti-Covid) l’ok è arrivato solo il 21 luglio scorso.
Con l’indizione della gara con “procedura aperta in ambito europeo”, i lavori dovrebbero essere assegnati nel giro di quattro mesi.
«L’obiettivo è “cantierizzare” in tempi stretti, entro Natale, a essere ottimisti», commenta Sergio Ghiringhelli, consigliere provinciale con delega alla Viabilità, settore competente per questa materia. Il quale tiene a «ringraziare gli uffici che si sono spesi per questo risultato importante». Poi gli operai potranno cominciare a realizzare le due strade di accesso e posare il sottopasso, con la “spinta oleodinamica” del monolite (prefabbricato in cemento armato) sotto i binari.
La durata prevista dei lavori è di 540 giorni, un anno e mezzo. Quindi, salvo ulteriori intoppi, per il taglio del nastro bisognerà attendere la metà del 2024. Soltanto in quel momento, quindi, potrà essere definitivamente chiuso il passaggio a livello sulla Provinciale, da sempre fonte di code e proteste destinate a crescere con l’aumento del numero di convogli da e per la Svizzera.
Il lievitare dei costi, da oltre sette a quasi dieci milioni, ha portato a sacrificare una delle opere collegate, la sistemazione del percorso pedonale a mezza costa, parallelo alla Sp 394 dir, che dal cimitero avrebbe portato in via Labiena. Progetto stralciato, spiegano da Villa Recalcati, e quindi destinato a essere riproposto e attuato più avanti.
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