IL CASO
Cane aggredito perde un occhio
Lite nei pressi della balconata panoramica dello Scoiattolo: il piccolo Shih Tzu è stato per giorni in pericolo di vita, il suo proprietario denuncerà il proprietario dell’aggressore

Si è salvato, ma ha perso un occhio, il cagnolino di razza Shih tzu che qualche giorno fa è stato aggredito da un altro cane, a quanto pare un American Staffordshire, razza “cugina” del pitbull. E il padrone dell’animale gravemente ferito si è messo sulle tracce dei proprietari dell’aggressore, lanciando appelli su Facebook ma anche suonando ai citofoni, casa per casa, in località Monteggia.
«Alla fine, grazie all’aiuto di decine di persone - dice il lavenese E.Z. - credo di essere riuscito a rintracciare queste persone, madre e figlio, che se ne sono andate senza lasciarmi i loro dati. Anzi, il figlio mi ha pure insultato e minacciato».
Il piccolo Neu Samir, di quasi otto anni, adesso sta meglio, anche se non è del tutto fuori pericolo, per il rischio di infezioni. La sera stessa dell’aggressione è stato operato d’urgenza dal veterinario.
L’episodio, purtroppo non una novità nel difficile rapporto di convivenza tra quattro zampe, spesso originato dalla maleducazione dei proprietari, è avvenuto intorno alle 21.20 nei pressi della balconata panoramica dello Scoiattolo.
«Io e mia moglie volevamo far fare una passeggiata al cane - racconta - L’ho tirato fuori dalla gabbia, gli ho allacciato il guinzaglio e appena l’ho messo a terra un grosso Amstaff, di 30-35 chili, gli è piombato addosso, azzannandolo alla testa. Mentre cercavo di strappare il mio Neu dalla furia dell’altro animale, questo ha ferito di striscio anche me a una mano».
Pochi istanti dopo è arrivata la padrona dell’Amstaff («La donna, di corporatura esile, lo teneva al guinzaglio, ma le è scappato») e, poi, anche il figlio. «Ho chiesto di fornirmi i loro dati, in modo da aprire la pratica con l’assicurazione, ma si sono rifiutati».
Ne è nata una discussione e «il giovane, dopo avermi detto di abbassare la voce («Altrimenti te la faccio abbassare io»), ha concluso il discorso dicendomi “È meglio che te ne vai”». E così è stato: E.Z. è partito alla volta dello studio veterinario, poi ha avvisato i carabinieri. E il giorno dopo ha iniziato le sue “indagini”.
Nei prossimi giorni formalizzerà la denuncia all’Arma.
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