IL CASO
Pinscher sbranato da due cani
Labrador e rottweiler erano sfuggiti al proprietario. Ora sono in canile

Stavano per aggredire il suo maltese. E lei, d’istinto, l’ha abbracciato forte tenendolo lontano da loro, incassando non pochi morsi sulle braccia.
Un altro cane di piccola taglia, però, non è riuscito a sfuggire al labrador e al rottweiler che si muovevano senza controllo per Sant’Anna: il piccolo pinscher è stato sbranato ed è morto in pochi istanti.
Non poteva competere, in virtù della sua taglia, con gli aggressori e il padrone non è riuscito a strapparlo alle loro grinfie.
L’attacco è avvenuto ieri, martedì 17 ottobre, alle 6.40 a Sant’Anna, in via Ercole Comerio.
Nell’ora in cui tanti portano a spasso i loro cani, prima di recarsi al lavoro o altrove, i due cani scappati al proprietario hanno seminato il panico. E adesso a essere preoccupati sono i genitori dei ragazzini che frequentano la scuola che si affaccia proprio su quella via.
Labrador e rottweiler erano già sfuggiti in passato al loro padrone, cui erano stati poi restituiti. Ieri sono stati accalappiati e portati al canile sanitario di Gallarate dove restano in custodia temporanea.
Intanto, sul posto, i carabinieri di Busto Arsizio hanno verificato come si sono svolti i fatti. La signora sessantatreenne ha rifiutato il ricovero, ma è stata medicata sul posto dalla Croce Rossa.
«è il secondo episodio di un cane sbranato dai suoi simili che avviene a Sant’Anna, la cosa inizia a diventare pesante - commenta Antonio Nicola L’Abbruzzi, presidente di Giustizia per Sasha, che si è trovato a parlare con altri genitori fuori dalla scuola poco più tardi -. Il Comune concede patrocinii a tutti, ma non ai corsi per ottenere il patentino come proprietari di cani, cosa che avviene in ogni Paese civile».
I proprietari non sanno gestire cani che possono diventare aggressivi?
«I corsi insegnano ad affrontare le situazioni più disparate. Un attacco di questo tipo significa solo una cosa: erano cani non socializzati, tenuti da persone non in grado di gestirli. Il patentino ha diversi livelli, secondo il tipo di cani, un pitbull non è un barboncino. Purtroppo in campagna elettorale il sindaco ci aveva promesso attenzione ma se ne è dimenticato. Le autorità non devono restituire con troppa facilità cani che hanno già aggredito, già un chihuahua aveva avuto la peggio. In quel caso gli operatori del canile non sono stati informati della pericolosità dei cani: chi ha morso andrebbe tenuto in quarantena, invece hanno controllato i chip e chiamato il proprietario. Stop. Credo ci sia una responsabilità civile da rispettare».
A Sant’Anna la gente ora ha paura. Vedere cani di grossa taglia liberi senza controllo non mette a proprio agio.
«Nessuno dà contravvenzioni e manca senso civico nel gestire questi animali - chiosa L’Abbruzzi -. I risultati poi sono questi. Vicino alle scuole e all’area cani le zuffe sono frequenti».
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