VIOLENZA A BORDO
Laveno, spray urticante e botte sul treno
Controllore picchiato per aver sgridato tre ragazzi

Prima l’aggressione al capotreno, colpito con calci e pugni. Poi lo spray urticante spruzzato in un vagone, con due passeggeri che finiscono in ospedale.
Ancora due episodi di violenza sui treni della linea Milano-Varese-Laveno. Il primo è avvenuto giovedì sera, intorno alle 21.30, alla stazione delle Nord di Laveno, dove era da poco arrivata l’ultima corsa dal capoluogo provinciale. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della cittadina rivierasca, il capotreno ha sorpreso - e sgridato - tre ragazzi che stavano danneggiando un convoglio. E loro, per tutta risposta, lo hanno aggredito con calci e pugni, persino sputi. Fino a buttarlo sui binari. Non contenti, gli hanno anche strappato il borsello per poi lanciarlo sotto un vagone durante la fuga. Soccorso prima da alcuni passeggeri e dal personale del 118, il dipendente di Trenord è stato trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale di Cittiglio, per vari traumi al volto, e poi dimesso con una prognosi di una ventina di giorni. I carabinieri della Stazione di Laveno stanno lavorando per identificare i tre giovani, sia sulla base del racconto dei testimoni, sia attraverso il sistema di videosorveglianza dello scalo.
SPRAY URTICANTE SUL CONVOGLIO
Nel primo pomeriggio di ieri, venerdì 16 dicembre, a Cittiglio, il secondo allarme. A farlo scattare un ragazzino che, come riferito da alcuni passeggeri, ha estratto uno spray al peperoncino e, senza alcun motivo, lo ha spruzzato in un vagone del treno diretto a Laveno. Il ragazzo è sceso a Gemonio. Poco dopo alcune persone hanno cominciato ad avere problemi respiratori e bruciore agli occhi.
Giunto alla stazione di Cittiglio, quindi, il capotreno ha chiamato il 112 e ha fatto intervenire 118 e carabinieri. Due passeggeri sono stati accompagnati in ospedale per accertamenti, ma fortunatamente le loro condizioni non sembrano preoccupanti. Anche in questo caso i militari dell’Arma stanno ascoltando le persone presenti sul treno e analizzando le immagini delle telecamere per riuscire a identificare il responsabile della bravata.
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