LA RIQUALIFICAZIONE
Lavori nella riserva di Ganna
A breve partiranno gli interventi grazie al contributo di Regione Lombardia di 233mila euro

Il lago di Ganna è tra i luoghi di particolare rilevanza, presenti nella zona nord della provincia, sia per la valenza ecologica, sia per gli aspetti paesaggistici e l’ampia area palustre che si estende intorno al monastero di San Gemolo, importante tappa lungo il cammino della via Francisca del Lucomagno.
UNA ZONA PROTETTA
Questa estesa zona umida, riconosciuta quale zona di conservazione speciale in quanto habitat di diverse specie protette, riconosciuto e tutelato dalle direttive europee, è tra le riserve naturali del Parco del Campo dei Fiori; molto frequentata sia dagli amanti della natura sia da chi apprezza la bellezza del paesaggio, in continua evoluzione nel corso delle stagioni, e gli scorci panoramici che si possono apprezzare dai sentieri che raggiungono la Badia di Ganna.
GLI INTERVENTI
Grazie all’importante contributo di Regione Lombardia di 233mila euro complessivi, partiranno a breve alcuni interventi finalizzati a conservare le valenze naturalistiche dell’area, e migliorare il patrimonio di biodiversità che racchiude, ed a consentire una fruizione più qualificata del sito. Questi interventi, curati dal Parco regionale Campo dei Fiori, sono stati promossi dal Comune di Valganna e sostenuti dal consigliere regionale Giacomo Cosentino, che il sindaco di Valganna Bruna Jardini e il presidente dell’Ente Parco Giuseppe Barra ringraziano per la sua particolare attenzione e impegno nella valorizzazione del territorio varesino.
«REGIONE ATTENTA AL SUO PATRIMONIO»
«Regione Lombardia si dimostra ancora una volta attenta al suo patrimonio territoriale, con particolare riguardo per i suoi meravigliosi laghi - osserva Giacomo Cosentino, vicepresidente del Consiglio regionale - Il territorio delle nostre valli ha bisogno di essere preservato, curato e sostenuto concretamente. Ho personalmente promosso un incontro tra il Comune e l’Ente Parco Campo dei Fiori con oggetto il Lago di Ganna. Ci siamo confrontati sulle esigenze e abbiamo trovato una misura di finanziamento regionale idonea a questo tipo di lavori e grazie a questa sinergia, siamo riusciti a ottenere il finanziamento per far partire i lavori di un progetto atteso da anni. Cosentino ricorda poi gli altri fondi regionali stanziati per la Valganna e l’alto varesotto, tra cui le risorse per la pista ciclopedonale sul Lago di Ghirla, l’ampliamento del cimitero di Ganna, gli interventi per il rischio idrogeologico e la messa in sicurezza delle strade.
I LAVORI PREVISTI
I lavori, finanziati per la quasi totalità dalla Direzione generale ambiente e clima di Regione Lombardia, con la finalità principale della conservazione dello specchio d’acqua e del miglioramento degli aspetti fruitivi, sono stati affidati a metà giugno 2023 e la loro ultimazione è prevista entro la fine dell’autunno dell’anno corrente. Le opere di interesse naturalistico prevedono due principali linee di intervento. La riapertura di pozze per la riproduzione della batracofauna e l’introduzione di barriere che evitino l’intrusione di predatori, in particolare i gamberi non autoctoni; verranno riaperte tre aree umide per una superficie di circa 40 metri quadrati ciascuna con contestuale realizzazione di barriere.
I SOTTOPASSI PER GLI ANFIBI
Sono inoltre previsti dei sottopassi per anfibi portando la Valganna ai livelli delle riserve europee dove questo genere di interventi è realizzato in maniera sistematica. Il secondo elemento di interesse per il progetto riguarda la riqualificazione dell’habitat che ha consentito lo sviluppo dell’Hamatocaulis vernicosus, un particolare e raro insieme di muschi, che caratterizza questa zona, e che nel corso degli ultimi anni si è significativamente ridotto. Questi lavori operano in continuità con l’intervento precedente effettuato nel contesto del progetto “Life”, che ha interessato la riserva, e risultano particolarmente importante per rimuovere alcune criticità, quali la presenza di specie aliene che rischiano di compromettere parte del capitale naturale autoctono che connota questi habitat.
LE PASSERELLE IN LEGNO
Gli interventi rivolti alla fruizione hanno invece come obiettivo la creazione di punti qualificati come osservatori per la fauna, in particolare l’avifauna che frequenta lo specchio d’acqua, e la posa di alcuni pannelli didattici. È inoltre prevista la riqualificazione ed il prolungamento del sentiero sul lato orientale del lago, che consentirà di percorrere anche la zona a margine della strada provinciale, riqualificando parte della vegetazione esistente, superando e preservando alcune aree palustri, grazie a passerelle in legno, consentendo quindi di estendere i percorsi di didattici e paesaggistici che permettono di fruire in maniera qualificata e rispettosa della bellezza di questo particolare ambiente acquatico.
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