SUL PALCO
Le «Lettere romane» di Fullin e Barbieri
Interpretano Flavia e Drusilla, due matrone di mezza età sorprese alle spalle dal V secolo. Il 21 luglio a Palazzo Sormani di Milano

Un carteggio surreale quello che l’attore Alessandro Fullin e il poeta Marco Barbieri, autore di raccolte poetiche e di monologhi teatrali, si incontrano a leggere a Palazzo Sormani di Milano il 21 luglio per la rassegna Teatro Menotti in Sormani. Sono Lettere romane, epistolario di due matrone di mezza età sorprese alle spalle dal V secolo: una lettura che si dipana da preziose lettere che sono in realtà un falso storico, un epistolario giunto fino a noi di due, appunto, matrone romane che scrissero per oltre vent’anni sul finire del IV secolo. Un carteggio ritrovato fortunosamente nel 2015 scavando nei dintorni di Scandicci e composto da 18mila tavolette in caratteri romani.
Fullin e Barbieri interpretano Flavia e Drusilla, ricamando in queste lettere sulla loro amicizia, tra falsi epigrammi e vere tragedie, tra profeti, gladiatori e catacombe in un mondo terrorizzato e che sembra lontanissimo, ma che diventa estremamente attuale attraverso l’ironia. Un carteggio e un ritrovamento falso, si diceva, ma che, attraverso queste due matrone che vivono in un insediamento ancora sconosciuto, ricostruisce il periodo storico della fine dell’Impero Romano con anacronismi evidenti ed esilaranti.
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