SICUREZZA
Incidenti e paura: le strade pericolose di Bobbiate
Altro schianto, bimbo soccorso. I residenti: «Bisogna intervenire»

Gli appelli, per ora, non hanno sortito effetto. Nè le parole spese nel parlamentino, le testimonianze di chi vorrebbe andare alla Schiranna a piedi ma è terrorizzato dal traffico. Nulla hanno insegnato neppure gli incidenti, l’ultimo dei quali accaduto in via Maestri del Lavoro domenica, dove un’auto è stata travolta da un veicolo diretto verso via Daverio ed è intervenuta l’ambulanza per soccorrere un bambino.
ALTA VELOCITA’
Nonostante gli incidenti si susseguano di settimana in settimana, a Bobbiate, rione di Varese, si continua a correre in auto. La piazza si trova in un crocevia di strade, un tempo considerate minori, oggi vie molto frequentate, spesso percorse a velocità elevata da chi ha fretta di raggiungere la Sp1 e poi l’autostrada, oppure da chi percorre il tragitto in senso contrario, verso il centro cittadino. Via Maestri del Lavoro è emblematica del problema: una strada piccola e sulla curva, che viene presa a tutta velocità specialmente da chi arriva dalla piazza e vuole tornare verso via Daverio. «Gli automobilisti arrivano lanciati come missili - afferma Laura Ponzin, cittadina da anni impegnata per la sicurezza del quartiere -. Essendo una curva cieca, quando si parcheggia lì c’è sempre il pericolo di essere centrati da chi arriva a palla». Via Maestri del Lavoro, inoltre, viene spesso presa in contromano, così come via Dezza: i bobbiatesi chiedono sul gruppo di controllo di vicinato un potenziamento della segnaletica, tracciando sull’asfalto le frecce per indicare il senso di percorrenza.
VIA MACCHI
È stata definita una rampa di lancio la via Macchi, specialmente nel tratto che si estende dal centro Beccaria alla Schiranna, dove tra le altre cose manca un percorso protetto per i pedoni per attraversare la Sp1. In questo caso, a complicare il quadro ci si mette la doppia competenza del tragitto Bobbiate-Schiranna: la via Macchi è comunale, pertanto deve essere Palazzo Estense a progettare interventi di messa in sicurezza. Interventi che però si devono arrestare prima della Sp1 che è di competenza provinciale: lì deve essere Villa Recalcati a decidere come, ad esempio, realizzare un eventuale attraversamento pedonale visibile e sicuro.
VIA DAVERIO
Giudicata poco sicura anche la via Daverio dove il 24 dicembre 2019 una signora anziana fu travolta sulle strisce pedonali (morì quasi un mese dopo in ospedale). Sulla pericolosità di via Daverio incide una concomitanza di fattori: il traffico che porta i cittadini a scegliere vie laterali percorrendole ad alta velocità, talvolta sgommando e facendo “il pelo” ai veicoli parcheggiati in divieto di sosta. L’alta velocità, cattiva abitudine che si verifica soprattutto di notte o alle prime luci dell’alba. Non ultima, la distrazione. Fu proprio a causa della distrazione che qualche anno fa si verificò un mortale in via Macchi: una signora fu travolta sul marciapiede da un’auto guidata da un giovane che perse il controllo del mezzo, forse perché distratto dal cellulare.
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