CARROCCIO VARESINO
Bianchi saluta, Lega a congresso
Il neo parlamentare lascia dopo sei anni la guida della segreteria provinciale. Ieri sera l’ultima riunione, elezioni a settembre. «Io moderato come Giorgetti? Devo tanto ai suoi consigli»

Si chiude l’era Bianchi alla guida della Lega in provincia di Varese. È stata la più lunga nella storia locale del Carroccio.
Matteo Bianchi, 38 anni, neo parlamentare e sindaco di Morazzone agli sgoccioli (i due mandati scadranno la prossima primavera), ha presieduto ieri sera, venerdì 22 giugno, l’ultima riunione della segreteria provinciale, da lui retta dall’autunno del 2012.
Il congresso che eleggerà il successore si terrà a metà settembre: sabato 15 o domenica 16.
«Ho ringraziato tutti per la grande collaborazione e per i tanti risultati che abbiamo ottenuto»: questo il primo commento. «Se ripenso al periodo in cui venni eletto, mi sembra di osservare un’altra era politica: c’era la contrapposizione tra maroniani e reguzzoniani, il momento era abbastanza delicato».
«Con un pizzico di orgoglio - fa notare il segretario uscente - posso dire di essere riuscito a riportare equilibrio e a ricompattare la base. Questo è un territorio non facile per la gestione interna del movimento, ci sono sempre state frizioni e diversità di vedute. Il mio compito, quindi, è stato anche quello di appianare i contrasti, usando sovente la dote della diplomazia». C’è chi, in Lega, lo paragona infatti a Giorgetti. Un mediatore. «È un onore. E in effetti, molto di quello che so e ho imparato, lo devo ai buoni consigli di Giancarlo Giorgetti e di Attilio Fontana».
Bianchi si è iscritto alla Lega giovanissimo: era il ‘95. A 29 anni, dopo una robusta militanza in Consiglio comunale, è diventato sindaco di Morazzone, il suo paese. Ora il debutto in Parlamento; nei giorni scorsi è stato nominato segretario della commissione per le politiche europee. È in corsa, tra l’altro, per la designazione in un organismo internazionale.
E forse non tutti sanno che Bianchi è un ex giocatore di hockey su ghiaccio: «Una grande passione, sono adesso arbitro, un hobby che cerco di mantenere nonostante i tanti impegni».
Bilancio della sua segreteria provinciale: «Tanti successi, tanti comuni strappati al centrosinistra. La più grande delusione è stata la sconfitta a Varese, ma anche il Real Madrid ha fallito qualche appuntamento. Ma resta il Real Madrid».
Il dopo Bianchi è ancora avvolto nell’incertezza. Si fanno largo due correnti: una di continuità con il gruppo dirigente uscente e una di cambiamento, di “rottura” col passato. La prima potrebbe candidare Giuseppe Longhin, che però si è un po’ raffreddato nei confronti del movimento, Fabio Beverina di Besozzo o il sindaco di Castiglione Olona, Emanuele Poretti. L’altra ala potrebbe puntare invece sul sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, su Paolo Mazzucchelli o Flavio Tonazzo. Ma sono solo ipotesi, anzi rumors.
A metà settembre il congresso. Il moderato Bianchi passerà il testimone.
© Riproduzione Riservata