SCONTRO POLITICO
Legge di bilancio, Alfieri: «Tolti 4 milioni a Varese»
L’attacco del senatore del Pd: «Penalizzano diversi Comuni e impongono come spendere i ristorni dei frontalieri. Alla faccia dell’autonomia»

Il senatore varesino del Pd, Alessandro Alfieri, all’attacco delle Legge di bilancio: «Il Governo presenta una norma anti-Varese. Sottratti 4 milioni con un tratto di penna. Penalizzati in generale i comuni di confine».
«Negli anni scorsi - spiega il parlamentare varesino - abbiamo lavorato per aumentare le risorse a disposizione dei comuni di confine. Lo abbiamo fatto coinvolgendo i rappresentanti dei sindaci e le forze sociali. Lo abbiamo fatto difendendo il sistema dei ristorni dei frontalieri e l’istituzione di un fondo ad hoc di sostegno ai territori di confine. E abbiamo modificato la normativa permettendo a molti comuni di frontiera di chiudere i bilanci, aumentando al 50% l’utilizzo sulla parte corrente dei ristorni; e di ricevere i ristorni direttamente, abbassando il criterio per poterli avere dal 4 % al 3% del rapporto lavoratori frontalieri - abitanti».
Nel merito della polemica: «Ieri sera (venerdì 13 dicembre Ndr) il Governo di destra, spinto dalla Lega, ha rovinato tutto riportando indietro le lancette dell’orologio. Non contenti di aver istituito nella scorsa legge di bilancio una tassa della salute sui lavoratori frontalieri che non sanno neanche come applicare, ora hanno presentato un emendamento in bilancio che con un tratto di penna sottrae 4 milioni di euro a Varese e svariate centinaia di migliaia di euro a diversi comuni delle nostra provincia, a partire da Laveno Mombello e Venegono inferiore. E alla faccia dell’autonomia vorrebbe imporre anche come spendere i soldi dei ristorni, che i Comuni usano per sistemare le strade e garantire i servizi sociali come previsto anche da accordi internazionali».
«Un provvedimento - spiega ancora Alfieri - calato dall’alto, preso senza alcun coinvolgimento o consultazione dell’associazione comuni di frontiera così come previsto dalla Legge 83 del 2023. E non provassero a dire che lo fanno per Beko. Dove non stanno facendo assolutamente nulla per tutelare i siti produttivi e dove comunque ci sono risorse specifiche nel bilancio dello Stato, senza bisogno di andare a sottrarle dai bilanci dei comuni di frontiera. Daremo battaglia in parlamento per fermarli».
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