LA STORIA
Gigi Riva da Leggiuno: celo
Tantissimi i talenti provenienti da Verbania che sono finiti negli anni sull’album calciatori Panini

Che Cosa accomuna le figurine Panini al nostro territorio? Non solo il recente Panini Tour Up giunto a Varese sabato 16 marzo, ma anche una serie di calciatori famosi nativi delle nostre zone che sono apparsi sull’album più famoso d’Italia.
Le figurine Panini nacquero nel 1961 su felice intuizione di Giuseppe Panini e furono subito un successo. Tante le figurine raffiguranti altrettanti campioni che furono incollate da migliaia di ragazzini con la famosa colla Coccoina.
Possedere l’album era per tutti motivo di orgoglio, scambiare e giocare con le figurine erano gesta da supereroi con cui gli adolescenti di allora, facevano crescere la propria autostima.
Numerose sono le curiosità legate a quel fenomeno che ancora oggi emergono e arrivano sotto le luci della ribalta di un mondo del calcio profondamente cambiato.
All’inizio degli anni sessanta il Verbano poteva vantare una “cantera” di diversi calciatori importanti che avrebbero poi militato a livello professionistico nella massima categoria calcistica: la serie A
Un esempio? Il leggendario Gigi Riva, bandiera del Cagliari e vice campione del mondo nel 1970.
Oltre a Rombo di tuono, nel paese delle frazioni, nacque anche Silvio Papini giocatore del Varese scoperto da Elio Binda, ex calciatore passato dalla Juventus -dove collezionò 0 presenze- e nel Lanerossi Vicenza nel corso degli anni Cinquanta.
Spostandosi verso Laveno , è impossibile non citare Domenico Parola centrocampista di una storica Spal, Cristian Scapolo ex Atalanta e Napoli, Antonio Maggioni bergamasco terzino arcigno della Dea, che poi chiuse la carriera nel Verbano dopo aver giocato con i biancorossi .
Salendo verso il luinese nacque Chicco Prato, nato Enrico Prato, ex giocatore di Monza e Varese che fu il tutor di quell’estroso Egidio Calloni, nativo di Verbania, che prima di arrivare al Milan giocò nel Varese.
Poco distante da Calloni, a Cascina San Giacomo, tra Ispra e Brebbia, Giacomo Libera tirava i suoi primi calci che lo portarono poi a indossare maglie importanti come quelle di Varese, Inter e Bari.
Sia Calloni che Libera furono sfortunati dal punto di vista degli infortuni che oggi potrebbero essere curati in poco tempo mentre, allora, significavano assenze dai campi ben più prolungate. Quel che è certo però è che il valore di un calciatore non è dettato solo dal suo prezzo di mercato, ma anche dal numero di volte che la sua figurina è stata appiccicata su un album.
© Riproduzione Riservata