ALLARME
Legionella, ecco le zone più a rischio
I quartieri monitorati: San Giuseppe, Madonna Regina, San Michele e Beata Giuliana

Certezze ancora non ce ne sono sull'epidemia di legionella che da qualche giorno si è sviluppata a Busto Arsizio, con un morto, un uomo di 78 anni residente - a quanto pare - nel quartiere di San Michele e altri quindici casi accertati, undici uomini e quattro donne.
Da ieri, venerdì 4 settembre, dopo il tardivo annuncio dell'assessore regionale Giulio Gallera, i tecnici di Alfa (la società che cura gli acquedotti) e gli esperti di Ats Insubria, stanno cercando di identificare l'origine del problema.
Per adesso si sta cercando di circoscrivere la zona colpita che dovrebbe essere molto estesa e riguarda il nord della città: tanti casi a Madonna Regina, ma il problema riguarda anche Beata Giuliana, San Giuseppe (quindi l'area dell'ospedale), appunto San Michele e pure i dintorni del Tribunale, spostandosi verso i Cinque Ponti.
Ma per adesso non si è ancora riusciti a capire da cosa sia stato generato il batterio, al punto che potrebbe non essere la rete idrica la responsabile dei contagi, visto che la legionella si annida spesso negli impianti di condizionamento e, per fare un esempio, anche un supermercato potrebbe sprigionare nell'aria le particelle.
Così le analisi proseguono a ritmo serrato e per ora si concentrano sull'acqua che, per precauzione, è stata sottoposta a iperclorazione.
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