IL PERSONAGGIO
Legnanese l'anti-Crozza
Munafò show a Sanremo: "Contestavo tre quarti d'ora di politica anziché di canzoni. E non eravamo in due..."
Si chiama Letterio Munafò, da 40 anni è presidente degli agenti della Carige Assicurazioni, candidato nel Pdl e primo degli esclusi alle recenti elezioni comunali di Legnano, ma
forse ci tiene di più ad essere vicepresidente del Lecce Calcio ma anche numero uno del Canazza Calcio.
La sera di martedì 12 febbraio era in platea all'Ariston insieme con la moglie e a una coppia di amici per assistere al festival. Ed è uno dei contestatori di Maurizio Crozza: «Sono uno dei contestatori - ammette - . Non erano solo in due a contestare, c'era tanta altra gente insieme a me».
Precisa: «Io non sono un contestatore, sono una persona venuta a vedere il festival della canzone italiana e invece mi sono trovato per tre quarti d'ora a sentire il signor Crozza a
parlare di questioni politiche. In questo momento - aggiunge - non ne abbiamo bisogno, le cose stanno andando in un modo disastroso dal punto di vista politico ed economico».
E' stato detto che è stata una contestazione organizzata.
«Io organizzato? Io sono venuto con mia moglie, un amico e sua moglie. Fate presente al presidente della Rai che
non c'era nessuna organizzazione - replica -. Si informino chi è Letterio Munafò, d'altro canto io ho dato i miei documenti», sottolinea Munafò, che ha acquistato i biglietti per assistere a tutte le serate del festival. Racconta: «Non sono stato accompagnato fuori, sono rimasto seduto. Si è presentato un signore della polizia e ho consegnato un documento, perchè è giusto così. Poi informatevi su chi sono e cosa faccio».
Insomma, il suo messaggio è «basta politica al festival, perchè la gente si è stancata. La gente viene al festival per la canzone italiana e assistere a uno spettacolo, che
deve essere al di sopra di tutte le parti».
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