LA SERATA
La voce come un arcobaleno: Minghi canta, Legnano applaude
Il cantante si è esibito stasera al teatro Tirinnanzi: «Un viaggio intorno e dentro i ricordi» e i brani del nuovo album

«Faremo un viaggio intorno e dentro i ricordi» racconta Amedeo Minghi al pubblico del teatro Tirinnanzi di Legnano che sabato 18 gennaio lo ha accolto con grandi applausi. «Sembra quasi di essere una famiglia, una comune» dice sorridendo alla platea gremita di super fan, tra cui una signora che ha raggiunto quota 112 sul pallottoliere dei concerti visti di Amedeo Minghi.
ARCOBALENO DI SFUMATURE
“Anima sbiadita” è il titolo del suo ultimo album, ma sul palco del Teatro Tirinnanzi la voce di Minghi, accompagnato da dieci musicisti e due coristii, è un arcobaleno di sfumature artistiche. Si chiedono a gran voce i pezzi del repertorio classico di Minghi, ma la voglia è quella di fare conoscere i nuovi brani: “siamo qui a parlare di quello che sarà”. Dalla galleria gridano “maestro” ma lui, sdrammatizza tirando fuori accento romanesco.
IL NUOVO ALBUM
“Quello che sarà” sono gli 11 brani inediti del nuovo album che comprende, tra gli altri, “Dove sei, dove mai” che sembra un dialogo con la moglie Elena a cui è rimasto legato per 40 anni e scomparsa nel 2014: “Tu resti ancora dentro me, oggi che spendo queste rime ti chiederai perché ma il tempo è speso tutto ormai”. Non manca la canzone “inutile sulla pace”, come dice lo stesso Minghi che non si illude sul potere salvifico delle canzoni, ma non per questo non smette di impegnarsi nel suo lungo cammino di Pace con «L’importante è lei». L’importante è lui, che torna a raccontare la forza di un tempo nuovo che tutto trasforma, ma che non può spegnere la musica e l’anima… anche se fragile.
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