SANITÀ
Legnano: assalto al pronto soccorso
Lunedì 27 novembre l’ospedale ha fatto registrare il record di 105 presenze

«La situazione è complessa, certo. Il pronto soccorso dell’ospedale di Legnano è diventato il punto di riferimento di un bacino che va molto oltre i confini della città e oggi arriva ad abbracciare una buona fetta dell’Alto Milanese e del Basso Varesotto. Ma è ingiusto parlare di caos: al pronto soccorso si lavora con grande professionalità e abnegazione per garantire a tutti le migliori cure possibili. Numeri alla mano, l’emergenza è un’altra cosa».
LE PAROLE DEL DIRETTORE MEDICO
Il direttore medico dei presidi ospedalieri di Legnano e Cuggiono Eugenio Vignati risponde ai sindacati che su questa stessa pagina ieri avevano denunciato le difficoltà di chi lavora al pronto soccorso di via Papa Giovanni Paolo II.
Lunedì 27 novembre, il pronto soccorso ha fatto registrare il record di 105 presenze, secondo il sindacato «troppe per essere gestite anche quando il reparto è a organico pieno, cioè quando al lavoro ci sono dieci operatori. E lunedì due erano in malattia». «Anche medici e infermieri si ammalano - afferma Vignati -, è un’eventualità della quale l’azienda ha ovviamente tenuto conto.
LA SOGLIA DI SOVRAFFOLAMENTO
I numeri però parlano chiaro: in media negli ultimi giorni al pronto soccorso dell’ospedale di Legnano sono state registrate tra le 85 e le 90 presenze, ma in base ai protocolli per un dipartimento di emergenza e urgenza di secondo livello strutturato come il nostro la soglia di sovraffollamento è fissata a 200. Cioè al doppio di quelle che erano state registrate nel momento di maggiore afflusso».
Oltre i 200, scatta automaticamente l’adeguamento della struttura e del personale: «Superata la soglia di sovraffollamento il pronto soccorso è adeguato con più posti letto e ovviamente più personale - afferma Vignati -. Fino a quanto i numero saranno questi, la struttura è adeguata a rispondere alla richiesta dell’utenza».
RISPETTO DELLE FRAGILITÀ E ASSISTENZA
Nessun caos, quindi, ma un organizzazione che nell’interesse stesso dei pazienti punta a ottenere il massimo rendimento. «Questa mattina (ieri, martedì 29 novembre) al pronto soccorso erano in cura 25 pazienti, tra loro anche un anziano di 99 anni - afferma il direttore medico -. Chi arriva a Legnano ha la massima garanzia del rispetto delle fragilità e le migliori condizioni di assistenza. L’incremento di afflusso registrato in questi giorni è un dato di fatto ed è collegato alla stagionalità di certe patologie. Ma ripeto: il pronto soccorso non è nel caos. A Legnano reggiamo all’assalto».
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