ANAGRAFE
Legnano città dei single
Il 39% delle famiglie è composta da una sola persona

Ancora per una volta, la realtà è fotografata perfettamente dai numeri. Secondo i dati custoditi negli archivi dell’anagrafe, a Legnano ci sono poco più di 26mila famiglie (per l’esattezza allo scorso 31 dicembre erano 26.518). Di queste, il 39% è classificato come “famiglie mononucleari”, cioè il cui nucleo è composto da una sola persona.
Un altro 30% è invece rappresentato da famiglie che contano due soli membri.
Tradotto dalle percentuali, questo significa che su un totale di 26mila famiglie 10mila sono composte da persone sole, mentre altre 8mila da moglie o marito (o compagno e compagna).
Tendenza consolidata
I dati sono il risultato di una tendenza ormai consolidata, riassunta questa volta negli archivi di Istat: nel 2003 Legnano contava 54.854 abitanti, la composizione media dei nuclei famigliari era di 2,46 persone. Certo, la situazione era già profondamente mutata rispetto a un secolo prima, quando anche a Legnano non erano rare le famiglie in cui si contavano otto o dieci figli. Ma negli anni successivi la media è calata ulteriormente: nel 2010 a fronte di 59.593 residenti la composizione media di una famiglia era scesa a 2,34, nel 2017 (ultimo dato Istat disponibile) c’erano 60.177 residenti e una media di 2,29 persone per nucleo famigliare. Difficile immaginare che la tendenza si sia invertita negli ultimi tre anni. Ad alzare un po’ la media avrebbero potuto essere le coppie straniere, che ancora mettevano al mondo più di due figli. Ma a Legnano il fenomeno migratorio è stato rallentato dalla crisi scoppiata nel 2008, oggi gli stranieri rimasti ad abitare in città si comportano esattamente come gli italiani, condividendo le medesime preoccupazioni per il futuro e quindi anche gli stessi timori sulla gestione di una famiglia umerosa. E il calo dei matrimoni (nettamente superati per numero dai divorzi) contribuisce.
Maschi e femmine
Sempre secondo i dati dell’anagrafe, lo scorso 31 dicembre sui 60.121 residenti in città 31.120 erano femmine e 29.001 maschi. Secondo il vicesindaco e assessore ai Servizi sociali Anna Pavan, la stessa proporzione si ritrova anche nelle famiglie mononucleari. Ci sono un po’ più donne che uomini soli, ma il rapporto è sostanzialmente confermato. Come è da sfatare il pregiudizio che la maggior parte di questi legnanesi soli siano anziani. «In verità i cittadini che hanno già compiuto 65 anni e che vivono da soli sono circa il 40% del totale. Il resto è spalmato in modo omogeneo un po’ nelle altre fasce d’età: il fenomeno interessa uomini e donne, giovani e meno giovani». Una constatazione, questa, che dovrebbe far riflettere non solo chi è stato chiamato ad amministrare la città.
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