Legnano, corruzione in corsia: condannato primario
Due anni e 10 mesi a chirurgo dell’ospedale di Magenta. Manager patteggia
Corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio: erano queste le accuse mosse a vario titolo all’ex primario di chirurgia generale dell’Asst Ovest Milanese in forza all’ospedale di Magenta Giuliano Sarro, al figlio Alessandro, al dirigente medico e a un dipendente dell’azienda Applied. Sarro a gennaio è stato condannato a due anni e dieci mesi con rito abbreviato e ora attende l’appello. I coimputati hanno affrontato ieri l’udienza preliminare davanti al gup di Milano Giulio Fanales: Alessandro e il manager della società hanno scelto il patteggiamento e verrà ratificato a ottobre. Il dirigente medico ha invece scelto di affrontare il dibattimento: «Siamo sicuri di poter dimostrare la nostra estraneità alle contestazioni», conferma l’avvocato Luca Abbiati. Il processo inizierà a settembre davanti alla undicesima sezione. Era imputata anche la Applied medical distribution stessa, ai sensi della legge sulla responsabilità amministrativa delle imprese: l’avvocato Federico Cecconi ha sollevato la questione sulla nullità del decreto che dispone il giudizio per la mancata traduzione degli atti in olandese, visto che l’azienda ha sede nei Paesi Bassi. Il pubblico ministero Giovanni Polizzi si è opposto ma il giudice ha accolto l’eccezione e ha ritrasmesso gli atti alla procura. Secondo l’accusa, 5 anni fa, avrebbe usato “la cosa pubblica” e la sua “funzione” per “sistemare i propri figli in tutti i modi” e in particolare uno, Alessandro, di cui avrebbe promosso la carriera alla Applied Medical Distribution, assicurando alla multinazionale un trattamento di favore in una gara per la fornitura di ingenti quantitativi di prodotti per il presidio sanitario del Magentino.
Tra le accuse ricostruite dal nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza, Sarro - che all’epoca nel 2017 era capo dell’unità organizzativa complessa - avrebbe favorito la multinazionale olandese nella fornitura di apparecchiature sanitarie in cambio dell’assunzione del figlio come territory manager associate.
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