POLIZIA LOCALE
Dieci sgomberi nelle case Aler
Gli agenti liberano gli alloggi di chi non aveva più diritto di restare

C’è l’anziano inquilino che è venuto a mancare e il figlio che pensava che la casa fosse un diritto ereditario, oppure lo straniero che ha deciso di tornare al paese ma non ha avvisato Aler della sua partenza. Ma ci sono anche quelli che ci provano: ad esempio quelli che continuano ad abitare in un alloggio a canone agevolato anche se ormai hanno superato le loro difficoltà finanziarie, oppure quelli che dopo aver ottenuto l’alloggio si sono trasferiti e lo hanno subaffittato ad amici e parenti che non hanno alcun diritto di viverci. Storie di ordinario degrado nelle case popolari legnanese.
PIÙ DI 1.200 IMMOBILI
Si sa, tra le famiglie che hanno ottenuto un alloggio di edilizia residenziale pubblica si registrano i casi più disparati. Proprio per tenere sotto controllo la situazione, lo scorso anno Aler, Ufficio casa del Comune, EuroPa e il comando della polizia locale hanno stretto una collaborazione per cercare di evitare abusi più o meno volontari che potrebbero danneggiare per prime le famiglie che hanno davvero bisogno di una mano. A Legnano gli alloggi di edilizia residenziale pubblica sono in tutto 1.221: 848 sono di proprietà di Aler, che li gestisce direttamente; gli altri 373 sono di proprietà del Comune, che nel 2016 li ha dati in gestione alla partecipata multiservizi EuroPa. La collaborazione tra Aler, polizia locale e Ufficio casa del Comune ovviamente c’è sempre stata, ma anche su impulso di EuroPa lo scorso anno si è strutturata in modo più puntuale. Grazie a una collaborazione davvero a tutto campo, adesso è più facile tenere sotto controllo quello che accade negli alloggi affittati, e se qualcuno sgarra la cosa è subito segnalata. A Legnano non si può dire che esista una vera situazione di emergenza: su oltre 1.200 alloggi, nel 2017 quelli occupati abusivamente erano solamente quattro. Ma può capitare che qualcuno perda il diritto di stare lì, e che quindi diventi abusivo con il tempo. In casi simili la polizia locale interviene con tutto il tatto possibile: nessuno si presenta alle 6 del mattino per buttare in strada donne e bambini, ma se dopo una serie di solleciti il problema non è risolto, allora si può davvero arrivare agli sgomberi. In questo caso la pattuglia della poliza locale si presenta con una squadra di Aler o EuroPa (a seconda dei casi) e semplicemente cambia le serrature dell’appartamento, che una volta liberato torna subito nella disponibilità di chi è in graduatoria.
TREDICI VERIFICHE
Solo per restare all’anno in corso, finora gli agenti del comando di corso Magenta hanno condotto a termine un totale di 13 verifiche. Dieci gli appartamenti Aler sgomberati in seguito ai risultati di queste verifiche, mentre in altri quattro casi il Comune di Legnano ha avviato la procedura per arrivare a rescindere i contratti che aveva stipulato con altrettanti locatari. In due casi questa procedura è già arrivata al termine e gli appartamenti sono stati sgomberati. A Legnano capita molto raramente che qualcuno semplicemente forzi la porta di un alloggio vuoto e lo occupi senza averne il diritto. Quando capita, di solito la risposta di Aler non si fa attendere: l’appartamento è sgomberato con l’intervento della forza pubblica, poi porte e finestre sono sigillate in attesa di un legittimo locatario. I casi recentemente gestiti dalla polizia locale sono quelli accennati sopra, se tra gli italiani il problema principale è quello dell’”ereditarietà” dell’alloggio, gli stranieri sono invece più propensi al subaffitto. Soprattutto in quei periodi dell’anno in cui lasciano momentaneamente l’Italia. Spesso è solo un problema di regole mal comprese, ma ad andarci di mezzo non possono essere quelli che hanno davvero bisogno.
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