LA TRADIZIONE
Niente Palio. Ma il Carroccio c’è
Sabato 29 maggio verrà esposto in piazza San Magno a ricordo della Battaglia del 1176

Sfilata e corsa sono state rinviate a settembre ma il Carroccio sarà protagonista in piazza San Magno nel giorno che commemora la Battaglia di Legnano avvenuta il 29 maggio 1176.
È la novità scaturita dalla riunione del Comitato Palio della scorsa settimana e che vuole focalizzare l’attenzione sull’orgoglio legnanese per quello che è ricordato come l’evento storico che ha cambiato le sorti dell’intera Penisola, liberando l’Italia settentrionale dalle pretese dell’imperatore Federico Barbarossa.
Il Carroccio durante l’anno è custodito dai Cerimonieri che si occupano della sua manutenzione; “esce” in pubblico soltanto il giorno del Palio, bardato a festa, con i gonfaloni bianchi e rossi che ricordano la città di Milano, la martinella, e con issata la croce di Ariberto di Intimiano. È il simbolo di incoraggiamento per la resistenza dei soldati della Lega Lombarda che sconfissero il Barbarossa e rifugio per la preghiera di protezione.
Viene esposto la mattina del Palio in piazza San Magno sul sagrato affinché il prevosto vi celebri la Santa Messa e poi, nel pomeriggio, trainato da tre coppie di buoi bianchi, il Carroccio sfila per la città fino a giungere al campo, dove, tributatogli gli onori, resta in attesa della contrada vincitrice che lo “assale” per conquistare la Croce. Quest’anno il Carroccio avrà un significato e un ruolo molto particolare.
Sabato 29 maggio infatti il Comitato Palio ha scelto di organizzare “in grande” i festeggiamenti per la ricorrenza della battaglia: l’esposizione in piazza del Carroccio è il fulcro attorno al quale ruotano altre iniziative.
In primo luogo saranno issati i pennoni per esporre, come da tradizione, i simboli delle 8 contrade e dei 3 magistrati, ovvero Comune, Collegio dei Capitani e Famiglia Legnanese.
Questa “mostra en plein air” del Carroccio, a cui farà eco anche una sorpresa multimediale organizzata dal Collegio, resterà nella storia: visti i tempi che Legnano e il mondo intero sta vivendo con l’emergenza sanitaria che si protrae da oltre un anno, il Carroccio diventa simbolo a sua volta della resistenza silenziosa di quanti stanno combattendo la battaglia contro il virus.
Legnano d’altronde, con il suo ospedale, è in prima linea in questa battaglia e non è un caso che esso sorga proprio nei pressi del luogo dove lo scontro avvenne in quel lontano 1176.
A completare il quadro commemorativo della storia sarà organizzata la cerimonia di deposizione della corona di alloro al monumento del Guerriero realizzato da Enrico Butti, contornato dalle bandiere delle 8 contrade e dei 3 magistrati, sempre come da tradizione. Alla presenza delle autorità comunali saranno consegnati gli stemmini ai gran priori, ai capitani e alle castellane di nuova nomina nell’anno 2020.
Infine, domenica 30 maggio, data in cui si sarebbe dovuto svolgere il Palio, la città si vestirà a festa con una “sfilata virtuale”, ovvero con l’esposizione di pannelli fotografici relativi proprio al corteo storico e ai temi simbolo delle 8 contrade in quattro punti della città: in pieno centro, lungo corso Magenta e corso Garibaldi; quindi oltre stazione nel tratto pedonale di via Venegoni e oltre Sempione in piazza del Redentore; infine saranno esposti alcuni totem fotografici anche alle Gallerie Cantoni
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