STORIA DI CUORE
Legnano, insieme per salvare Zara
Al Redentore gruppo di amici cura il cane di un bisognoso

Un bel racconto di Natale, che insegna come l’amore per gli animali possa essere un tramite per riscoprire relazioni e fare comunità. Per ricordare che anche in quest’epoca di rapporti virtuali e distanziamento sociale c’è chi non si gira dall’altra parte quando vede una persona in difficoltà.
La storia è quella di Zara, un Golden retriever femmina che da anni accompagna un anziano: la loro è da tempo una presenza fissa in piazza Redentore, cuore del quartiere Legnanello. L’anziano ogni mattina esce di casa e lentamente, passo dopo passo, va al bar sotto i portici, Zara lo precede e gli fa compagnia.
Da qualche settimana l’animale sembrava però sofferente: faceva fatica a camminare, trascinava una zampa. Da mesi piazza Redentore è diventata punto di ritrovo di una ventina di persone che portano a spasso i loro cani, approfittando della sgambata quotidiana per scambiare quattro chiacchiere: gli animali giocano tra loro, gli umani lasciano i telefonini nelle tasche delle giacche, chiacchierano e imparano a conoscersi un po’.
È così che qualcuno nota il Golden retriever sofferente e decide di aiutare il suo anziano padrone. Il quale a dire il vero sulle prime è un po’ diffidente. Con tutto quello che si legge sui giornali e si sente in televisione, non saranno mica dei truffatori che vogliono avvicinarsi con una scusa qualunque? O forse peggio persone che davvero sono animate da buoni sentimenti, ma che alla fine potrebbero portargli via il cane, magari anche solo con l’obiettivo di curarlo meglio. Vinte le resistenze iniziali, il venerdì prima di Natale sotto i portici di piazza Redentore l’anziano decide di far visitare Zara alla veterinaria Cristina, cara amica di Matteo, uno degli amici che si ritrovano in piazza.
Non che l’anziano non ci abbia mai pensato prima: il suo veterinario di fiducia ha visto Zara, ha notato la ferita che ha su una zampa e gli ha prescritto uno spray cicatrizzante. Il problema è che nel frattempo la ferita si è infettata e lo spray è diventato inutile. In effetti la veterinaria trova una situazione abbastanza seria: a Zara servono degli antibiotici. Il cane è docilissimo, si lascia pulire la ferita senza lamentarsi, alla fine tre donne decidono di mettere mano al portafoglio per pagare i medicinali necessari.
La veterinaria medica la ferita, prescrive gli antibiotici e va anche oltre, indicando una dieta per il cane che appare un po’ sovrappeso. Il problema è che il suo padrone la tratta come un figlio, condividendo con lei i suoi pasti. E per quanto amorevole questo trattamento rischiava di creare all’animale qualche problema di salute. Quando capisce che nessuno vuole portargli via il suo cane e che tutti si stanno dando da fare in modo assolutamente gratuito soltanto per dargli una mano, l’anziano tira un sospiro di sollievo e lascia che gli amici della piazza facciano quello che c’è da fare.
Adesso Zara sta meglio, l’infezione è quasi passata e lentamente sta cominciando a recuperare le forze. E in piazza Redentore la famiglia si è allargata a comprendere tutti coloro che in questo Natale non hanno voluto restare indifferenti.
Si moltiplicano i gesti di aiuto per salvare gli animali. Come nel caso, settimane fa, dell’animale soccorso dalla Polizia.
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