IL CASO
Legnano, la politica degli insulti
Minacce a Carolina Toia tramite la pagina Instagram della Consulta Giovani

Un insulto via social irripetibile con tanto di minaccia di morte. Destinataria la capogruppo della Lega, Carolina Toia, che ha deciso di sporgere una denuncia-querela sull’accaduto. Perché, fatto ancora più inquietante, il messaggio è stato inviato tramite la pagina Instagram della Consulta Giovani.
Mentre l’amministrazione comunale punta il dito contro un hacker, la vicenda è l’ennesimo sintomo di una politica che a Legnano sembra sempre più avvelenata. «Non so per quale motivo mi abbiano preso di mira» ha commentato la stessa Carolina Toia: «Evidentemente l’autore non è della mia parte politica. Al di là del fatto che ho cose più importanti a cui pensare, mi spiace anche per i miei famigliari che dopo la campagna elettorale sono ancora costretti a leggere cose del genere».
«Sono sgomento - ha fatto eco il sindaco Lorenzo Radice - delle bassezze di chi si impadronisce dei social per seminare odio: a tutte le persone vittime di minacce e insulti da parte dell’hacker che si è impadronito della pagina Instagram della Consulta Giovani va la piena solidarietà mia e di tutta l’amministrazione comunale». Secondo Palazzo Malinverni l’anonimo avrebbe peraltro preso di mira anche un amministratore milanese del Pd e persone di altre località italiane. «Abbiamo subito chiesto informazioni - ha aggiunto Radice - al presidente della Consulta Giovani che si è attivato immediatamente per mettere in sicurezza la pagina e per sporgere denuncia alle autorità competenti. Restiamo in attesa di sviluppi nella speranza che le indagini possano portare alla luce il responsabile di un atto inqualificabile che nulla ha da spartire con un organo comunale voluto dall’amministrazione per promuovere la partecipazione dei giovani alla vita pubblica. Che è quello di cui abbiamo disperatamente bisogno in un’epoca in cui impazzano vigliacchi che si celano sotto falso nome per scatenare le proprie frustrazioni».
Il caso nel frattempo è già stato portato all’attenzione della conferenza dei capigruppo e l’altra consigliera leghista, Daniela Laffusa, ha voluto rimarcare che «non saranno questi messaggi a fermare la nostra azione politica, certi di aver sempre agito e di continuare ad agire per il bene di Legnano»: «Ciò che è successo è molto grave, non solo lede l'immagine delle persone che sono state colpite da sostantivi poco edificanti e minacce di morte, ma lede anche l'immagine del Comune. Rimaniamo in attesa di discuterne in consiglio comunale per prendere i giusti provvedimenti».
Molto duro anche Francesco Toia della omonima lista nonché fratello di Carolina: «A mio avviso la pagina in questione, visto che si parla di un hacker, avrebbe dovuto essere chiusa subito. In ogni caso dal presidente del consiglio comunale mi aspettavo un intervento più tempestivo. Vedremo a quali conclusioni giungeranno le autorità preposte».
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