RESTYLING NECESSARIO
Legnano, lo stadio non ce la fa più
Al Mari urgono lavori di miglioria. Tribune e illuminazione vetuste, sul campo spunta la sabbia

Quasi fosse un contrappasso della storia, il secolo di vita da poco festeggiato dallo Stadio Giovanni Mari di Legnano porta con se tanti problemi alla struttura e al terreno di gioco, spesso in condizioni al limite dell’impresentabile. Il presidente del sodalizio lilla Giovanni Munafò prova a fare il punto della situazione, partendo dalla gestione dell’impianto. «La nostra società si occupa dello stadio - spiega - dal momento in cui vengono chiuse le sistemazioni post Palio. Per quelle invece, così come per l’allestimento è il Comune a pensarci». Il massimo dirigente entra poi sull’argomento terreno di gioco iniziando dalla fascia sotto la tribuna centrale. Qui, a causa dell’ombra proiettata dalla copertura, il sole non batte mai e durante tutto l’inverno il prato è ghiacciato o molto duro: «Questa situazione c’è da 40 anni: recentemente Paolo Capra (centrocampista lilla tra il 1986 e il 1993, nda) ha ricordato che ai suoi tempi era lo stesso. L’unica soluzione possibile per risolverla sarebbe quella di installare delle serpentine sotto il terreno di gioco, ma in questo caso bisogna affrontare due questioni: le spese e il Palio. Stando ai preventivi fatti ci vogliono circa centomila euro, che non abbiamo. Inoltre potrebbero non reggere durante la storica manifestazione, con le vibrazioni fatte dai cavalli che rischiano di danneggiarle».
PRATO COMPROMESSO
Munafò aggiunge come la situazione di tutto il prato sia praticamente compromessa anche a causa dello strato di sabbia, spesso tra il metro e mezzo e i due metri, che si è ormai stratificato sotto il terreno e non consente la regolare crescita del manto erboso. Sembra quindi che la soluzione possa essere una sola: «Il fatto che al Mari ci sia il Palio blocca ogni speranza per la sistemazione del campo in tempi rapidi. Se un giorno l’evento si sposterà al Castello andremmo a sostituire tutto facendo mettere un sintetico di ultima generazione, così saremmo a posto praticamente per sempre. Inoltre non va dimenticato che questo è uno stadio costruito 100 anni fa (inaugurato il 2 ottobre 1921) e necessita di tante altre sistemazioni. Qualora il Comune affidasse integralmente al Legnano Calcio l’impianto potremmo pensare di sfruttarlo tutto l’anno per generare dei ricavi, così da autofinanziare gli interventi di manutenzione. Per ora la situazione è bloccata, in futuro vedremo».
MIGLIORIE NECESSARIE
Intanto con la squadra in piena corsa per i playoff di Serie D (attualmente terza, ma con un recupero da giocare per salire potenzialmente in seconda posizione) viene automatico considerare il fatto che il Mari in queste condizioni non sarebbe omologabile per la Serie C. Tanti i lavori e le migliorie da fare alla struttura stessa dell’impianto, che non presenta le misure di sicurezza adeguate per il calcio professionistico (mancano i tornelli all’ingresso), necessita di adattamenti all’illuminazione e di ammodernamenti alle tribune. Lo stato del terreno di gioco, quindi, è solo uno dei problemi del secolare stadio legnanese.
© Riproduzione Riservata